TEATRO
La prima parte di Festil Drammaturgia contemporanea dall'Istria al Friuli

Mercoledì 5 Agosto 2020
TEATRO
La prima parte di Festil Drammaturgia contemporanea dall'Istria al Friuli si conclude con un doppio appuntamento di Tutto quello che volevo, di e con Cinzia Spanò, per la regia di Roberto Recchia, prodotto dal Teatro dell'Elfo. Lo spettacolo andrà in scena domani alle 21 a piazza Venerio a Udine e venerdì, sempre alle 21, al Teatro dei Fabbri Trieste.
Fece molto scalpore, qualche anno fa, la storia di due ragazzine di 14 e 15 anni di uno dei licei migliori della Capitale che si prostituivano dopo la scuola in un appartamento di viale Parioli. Il caso ebbe una fortissima eco mediatica anche per via dei clienti che frequentavano le due ragazze, tutti appartenenti alla cosiddetta Roma-bene, professionisti affermati e benestanti, di livello culturale medio-alto, insospettabili padri di famiglia. La storia inizia quando la strada della più piccola delle due, dal nome di fantasia di Laura, incrocia quella della giudice Paola Di Nicola, chiamata a pronunciarsi su uno dei clienti della giovane, un professionista romano di 35 anni. La giudice, che deve esprimersi anche sul risarcimento del danno oltre che sulla condanna alla reclusione e alla multa dell'imputato, stabilisce che nessuna cifra potrà mai restituire alla ragazza quello che le è stato tolto. Lo spettacolo è quindi dedicato a Paola di Nicola e alla sua coraggiosa e sorprendente sentenza. Alla fine della replica di Udine ci sarà il secondo appuntamento del ciclo d'incontri Indagare il tempo - Teatro e sociale in dialogo con il presente. Interverranno Cinzia Spanò e l'avvocata Andreina Baruffini Gardini, vicepresidente di Se Non Ora Quando di Udine. Modererà Giusy Guarino, psicoterapeuta e presidente della Coop Athena-Città della psicologia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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