L'EVENTO
Il grande spettacolo del cielo, il concerto natalizio offerto al Teatro

Sabato 22 Dicembre 2018
L'EVENTO Il grande spettacolo del cielo, il concerto natalizio offerto al Teatro
L'EVENTO
Il grande spettacolo del cielo, il concerto natalizio offerto al Teatro Verdi di Pordenone oggi alle 20.45 dal Comune di Pordenone e dall'Orchestra San Marco e dal Coro del Friuli Venezia Giulia (in replica domani al Teatro Giovanni da Udine alle ore 18), quando poche ore ormai ci separeranno dalla Notte Santa, sarà un momento di grazia che intrecciando musica, parola e immagini predisporrà il cuore a trasformarsi in cercatore di stelle.
La luna, le stelle, il firmamento, la creazione. Un viaggio emozionale che avvolgerà il pubblico attraverso le note dell'Orchestra sinfonica (composta per l'occasione dall'Orchestra San Marco di Pordenone e dall'Orchestra giovanile Filarmonici Friulani), le voci del Coro del Friuli Venezia Giulia e dei solisti Annamaria Dell'Oste, Nicola Pascoli e Hao Wang, le letture e commenti di don Alessio Geretti, e le spettacolari e suggestive immagini Visuals.
Sul palcoscenico si assisterà magicamente a una fusione dei grandi linguaggi che narrano ciascuno un lato della verità del cielo: quello scientifico, quello poetico e teatrale, quello artistico.
LO STUPORE DEL FIRMAMENTO
«L'esperienza dell'oscurità del cielo costellato da innumerevoli punti luminosi spiega don Alessio Geretti - è l'esperienza che a noi manca maggiormente: è difficile non rendersi conto di quanto incida sulla nostra percezione della realtà e di noi stessi, sulla nostra stessa psicologia, la mancanza di uno spettacolo come quello che poteva ammirare, e avrà senz'altro ammirato, l'Uomo di Cro Magnon, 30mila anni fa. Noi siamo la prima generazione nella storia derubata di questa abitudine di contemplare il cielo stellato: perciò idealmente il concerto natalizio 2018 vuole come portarci in un luogo segreto ed elevato, quasi fossimo all'aperto in una notte d'alta montagna».
TRA SCIENZA, FEDE E ARTE
Anzitutto, volgeremo lo sguardo a una visione fisica del cielo: un'affascinante storia delle stelle, che partirà dai dipinti preistorici delle grotte di Lascaux, rievocando la sbalorditiva precisione degli astronomi babilonesi ed egizi, fino alle scoperte dei Greci, passando via via per i protagonisti della rivoluzione copernicana, per Keplero, Galileo, Newton, Herschel, fino ad Einstein e a Lemaître, agli artefici dell'attuale visione cosmologica che vede spalancarsi scenari straordinari accanto a enormi interrogativi, come quelli sulla materia oscura.
Lo sguardo poi si fermerà alla visione metafisica del cielo. Le pagine della Genesi, anzitutto, che evocano l'indistinto buio delle origini e la luce che improvvisa lo squarciò. La Divina Commedia di Dante: l'opera che più di ogni altra ci mostra la strada per uscire dal buio dell'inferno e raggiungere le stelle del Paradiso. E poi Shakespeare, capace come nessun altro di narrare le passioni umane più tormentate e struggenti che possano divampare sotto il cielo stellato. E accanto a parole di luce, rivedremo immagini d'arte, da Ildegarda di Bingen a Van Gogh, quasi per impreziosire di miniature a colori vivissimi le impressioni che ci porteremo via da quella sera d'ascolto intenso.
LE MUSICHE
Ispireranno cosmologie, ripercorrendo spiritualmente la storia dell'universo e degli sguardi rivolti alle stelle dai pastori erranti dell'Asia e di ogni continente ed epoca. Il programma musicale metterà in successione dei brani classici come degli estratti della Creazione di Haydn dove si parla della creazione del mondo partendo dal caos iniziale fino alla luce e al sole per arrivare ad una suggestiva atmosfera celestiale data dal brano Stars di Esenvalds scritto per coro e bicchieri che verranno suonati strisciando il dito sul bordo creando suoni che richiameranno quelli dello spazio.
Seguirà il Canto alla luna di Dvorak, un canto nostalgico ma anche un canto d'amore per raggiungere il brano del finale del Guglielmo Tell di Rossini Tutto cangia il ciel s'abbella dove solisti e coro si uniscono per raccontare la bellezza del cielo.
Tutti i brani in programma seguiranno sempre un accostamento e una logica dettata dal soggetto della serata: gli astri, il cielo, il creato in una versione scientifica e religiosa.
LA RIFLESSIONE
Ma la cosa più interessante è che la musica, come linguaggio universale, riesce sempre ad entrare nell'emotività delle persone toccando alcuni momenti come l'amore, il dolore, la gelosia, il conflitto: in questo caso invece l'emozione sarà quella creata dalla contemplazione e della meraviglia che ognuno di noi prova quando guarda il cielo e le stelle. E la grandezza di questa Orchestra, del Coro del Friuli Venezia Giulia e dei solisti sotto la direzione del maestro Filippo Maria Bressan permetterà al pubblico di ascoltare tutti quei grandi effetti sonori e vocali che solo con un organico così completo è possibile fare.
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