IL PERSONAGGIO
TREVISO Il nuovo commissario Montalbano potrebbe abitare a Treviso,

Mercoledì 19 Agosto 2020
IL PERSONAGGIO TREVISO Il nuovo commissario Montalbano potrebbe abitare a Treviso,
IL PERSONAGGIO
TREVISO Il nuovo commissario Montalbano potrebbe abitare a Treviso, amare le colline e naturalmente bere prosecco. Sta prendendo forma definitiva l'idea di trasformare Giuseppe Battiston nello Zingaretti nostrano: dopo il grande successo di Finchè c'è prosecco c'è speranza il regista Padovan, lo scrittore Fulvio Ervas e l'attore Giuseppe Battiston stanno lavorando a una serie televisiva con un format simile a quello del protagonista dei romanzi di Camilleri. L'ispettore Stucky, protagonista dei libri di Ervas, novello Salvo Montalbano dunque? «E' un'idea che coltiviamo da tempo, e che finalmente sembra aver preso forma» anticipa Antonio Padovan nel giorno in cui il suo ultimo film Il grande passo sarà presentato in anteprima al cinema Edera con la presenza di Giuseppe Battiston e pure di Fulvio Ervas.
IN SCENA
«Fulvio mi ha regalato il suo romanzo: ora tocca a me» ribadisce Padovan, che ne fa anche un discorso di promozione del territorio. «Sull'esempio di quanto avvenuto nel Ragusano con Montalbano anche Treviso e le colline Unesco potrebbero avere una spinta turistica importante». Intanto questa sera Padovan e Battiston presenteranno l'anteprima del film Il grande passo al Cinema Edera. «Squadra che vince non si cambia. E noi abbiamo confermato la troupe e in sostanza parte del cast di Finchè c'è prosecco-spiega Padovan- con un'eccezione importante: l'arrivo di Stefano Fresi, un'autentica scoperta. La storia di un uomo che in mezzo al Polesine immagina uno sbarco in proprio sulla luna usando come carburante la nebbia è la metafora di come i sogni, seppure impossibili, possano nutrire la nostra esistenza». Il grande passo è l'avventura di due fratelli che non si sono quasi mai incontrati. Uno vive a Roma, l'altro nella nebbia del Polesine. Uno ha un negozio, l'altro vuole andare sulla luna. Imparano a comprendersi con il passare dei giorni.
L'ANTEPRIMA
«Il film uscirà nelle sale il 20 agosto: questa di fatto è l'ultima anteprima, e sono felicissimo che si svolga a Treviso e in un cinema storico come l'Edera». La produzione ha un'altra particolarità tutta trevigiana: la colonna sonora è firmata da Pino Donaggio, uno dei padri nobili della musica da film italiana. Nato a Castelfranco,è stato per moltissimo tempo il compositore di riferimento di Brian De Palma. «L'aspetto incredibile è che solitamente il maestro doveva volare a Sofia per incidere le musiche da film: nel nostro grazie anche alla Film Commission e alla Regione, abbiamo potuto arruolare 50 strumentisti veneti e registrare al Teatro delle Voci. Quindi anche questo Made in Treviso». Padovan oggi guarda avanti: ha già in lavorazione due nuove pellicole. «Una è dedicata a Battiston e chiuderà la trilogia che lo vede protagonista. Non voglio dire troppe cose, ma anticipo che lo vedremo in una veste completamente inedita». Un Battiston cattivissimo, e vagamente inquietante. Possibile? «Saprà come stupirci». L'altro film completa in qualche modo la trilogia veneta: dopo le Colline del prosecco e il Delta del Po, ecco una storia ambientata in Val Zoldana. Per ora in forma di idea, ma che presto passerà dalla carta alla macchina da presa. «Intanto mi piace presentare questo film in città. Perchè anche noi veneti, conosciuti come pragmatici, abbiamo invece aperto il canale del sogno. Come spiegare sennò la bellezza della nostra città? Le Mura storiche sembra vogliano lasciare fuori tutto il brutto che c'è. Però siamo troppo abituati a stare con lo sguardo all'ingiù, verso i telefonini. Per questo ho voluto fare un film che guarda verso l'alto».
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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