IL RICONOSCIMENTO
ASOLO Nel 2004 aveva interpretato Eleonora Duse nel teatro asolano intitolato alla celebre artista. 14 anni dopo, durante il vernissage della 36.a edizione di Asolo Art Film Festival in programma mercoledì 6 giugno, l'attrice Piera degli Esposti sarà insignita del Premio Eleonora Duse 2018. Il riconoscimento che celebra la carriera di una star di fama internazionale del mondo del cinema o del teatro, va quest'anno alla grande artista bolognese, che nel corso della sua carriera ha regalato emozioni straordinarie dando vita a personaggi indimenticabili sotto la direzione di Pier Paolo Pasolini, i fratelli Tavani, Nanni Moretti, Marco Ferreri, Paolo Sorrentino e Giuseppe Tornatore. «Costruttrice di immagini», come lei stessa si definisce, Degli Esposti ha lavorato sia per il cinema e la tv sia per il teatro, anche come sceneggiatrice e autrice di opere liriche: va ricordata nei panni di Teresa ne La coda del diavolo di Giorgio Treves, che le è valso il Nastro d'Argento, o di zia Maria in L'ora di religione di Marco Bellocchio, per la quale ha vinto il David di Donatello per la migliore attrice non protagonista. Al suo ricco palmares si aggiunge ora il Premio Eleonora Duse, istituito nel 1977 dalla direttrice del Festival Internazionale del Film sull'Arte di Asolo Flavia Paulon e attribuito nella prima edizione nientemeno che alla parimenti divina Ingrid Bergman. Il premio, nelle precedenti edizioni, è stato assegnato a cadenza irregolare alle più talentuose attrici, tra cui Ottavia Piccolo e alla coraggiosa Golshifteh Farahan, iraniana, esiliata dal paese d'origine dopo aver girato alcune scene, anche intime, in Nessuna verità con Leonardo Di Caprio. Il tributo alla Degli Esposti si ricongiunge alla sua interpretazione delle Biennale di Venezia nel film di Sylvano Bussotti del 1988: celebrazione della vocazione al bello e all'arte di cui è figlio il Festival, che quest'anno si arricchisce di una nuova sezione sulla videoarte, inediti eventi con ospiti internazionali e incontri a tema. Il tema di quest'anno è «Sguardi Inopportuni - spiega la direttrice artistica del Festival Chiara Marin- stiamo accrescendo ciò che ruota attorno al Festival, ricercando e mettendo in primo piano quegli sguardi inopportuni in quanto non allineati, alternativi e anomali, che fanno emergere la creatività e la vitalità della produzione cinematografica».
Maria Chiara Pellizzari
© RIPRODUZIONE RISERVATA ASOLO Nel 2004 aveva interpretato Eleonora Duse nel teatro asolano intitolato alla celebre artista. 14 anni dopo, durante il vernissage della 36.a edizione di Asolo Art Film Festival in programma mercoledì 6 giugno, l'attrice Piera degli Esposti sarà insignita del Premio Eleonora Duse 2018. Il riconoscimento che celebra la carriera di una star di fama internazionale del mondo del cinema o del teatro, va quest'anno alla grande artista bolognese, che nel corso della sua carriera ha regalato emozioni straordinarie dando vita a personaggi indimenticabili sotto la direzione di Pier Paolo Pasolini, i fratelli Tavani, Nanni Moretti, Marco Ferreri, Paolo Sorrentino e Giuseppe Tornatore. «Costruttrice di immagini», come lei stessa si definisce, Degli Esposti ha lavorato sia per il cinema e la tv sia per il teatro, anche come sceneggiatrice e autrice di opere liriche: va ricordata nei panni di Teresa ne La coda del diavolo di Giorgio Treves, che le è valso il Nastro d'Argento, o di zia Maria in L'ora di religione di Marco Bellocchio, per la quale ha vinto il David di Donatello per la migliore attrice non protagonista. Al suo ricco palmares si aggiunge ora il Premio Eleonora Duse, istituito nel 1977 dalla direttrice del Festival Internazionale del Film sull'Arte di Asolo Flavia Paulon e attribuito nella prima edizione nientemeno che alla parimenti divina Ingrid Bergman. Il premio, nelle precedenti edizioni, è stato assegnato a cadenza irregolare alle più talentuose attrici, tra cui Ottavia Piccolo e alla coraggiosa Golshifteh Farahan, iraniana, esiliata dal paese d'origine dopo aver girato alcune scene, anche intime, in Nessuna verità con Leonardo Di Caprio. Il tributo alla Degli Esposti si ricongiunge alla sua interpretazione delle Biennale di Venezia nel film di Sylvano Bussotti del 1988: celebrazione della vocazione al bello e all'arte di cui è figlio il Festival, che quest'anno si arricchisce di una nuova sezione sulla videoarte, inediti eventi con ospiti internazionali e incontri a tema. Il tema di quest'anno è «Sguardi Inopportuni - spiega la direttrice artistica del Festival Chiara Marin- stiamo accrescendo ciò che ruota attorno al Festival, ricercando e mettendo in primo piano quegli sguardi inopportuni in quanto non allineati, alternativi e anomali, che fanno emergere la creatività e la vitalità della produzione cinematografica».
Maria Chiara Pellizzari
