Renzi: il Pd guardi al centro Così l'ex leader torna in pista

Giovedì 23 Maggio 2019
«Ci vuole un nuovo centrosinistra», annuncia Matteo Renzi. Le stesse parole che usa Nicola Zingaretti. «Non si deve inseguire la sinistra, è al centro che si vince», spiega l'ex leader. E' l'eterno dilemma che attanaglia il Pd da quando è nato: se essere il punto di riferimento di tutto quanto esiste e si dice di sinistra, o se superare quel recinto, quelle colonne d'Ercole elettorali per diventare il punto di riferimento dell'intero Paese, il Partito della nazione. E' comunque il segnale che Renzi non se ne sta con le mani in mano, anzi, le sue parole prefigurano un post elezioni europee all'insegna della battaglia politica di linea. Le mosse prossime venture dell'ex leader però non sono chiare perché non è chiaro come evolverà la situazione. Renzi non scommette sulla crisi di governo a breve, così come non dà per scontato, tutt'altro, che nascerà qualcosa di distinto ma non distante dal Pd. Dunque? Se il Pd dovesse marciare a un'intesa con il M5S, nel Pd si aprirebbe altro che un dibattito interno, si andrebbe a uno scontro, e una forza che si scinda sarebbe nelle cose. Ma se questo non dovesse avvenire Renzi potrebbe puntare a una nuova scalata interna del Pd, potrebbe tentare un'altra opa, non ostile, sul partito che pure è già stato suo. E del resto tempo fa Luca Lotti, suo (ex?) fedelissimo, a domanda precisa rispose: «Matteo sicuramente si candiderà alle primarie per la premiership». E se dovesse vincerle, il significato andrebbe ben oltre la corsa a palazzo Chigi.
N.B.M.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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