Prescrizione, Italia Viva pronta a votare con Forza Italia

Martedì 3 Dicembre 2019
IL CASO
ROMA I dem alla presenza del vice segretario Orlando si riuniranno giovedì per studiare come portare l'ennesimo assalto a Bonafede. Con l'ultima offerta sul tavolo: nessuna richiesta di rinvio dell'entrata in vigore della riforma della prescrizione, ma sottoscriviamo un accordo politico per far sì che nella riforma del processo penale venga inserita una norma per assicurare tempi certi ai procedimenti dopo il primo grado d'appello. Il modello è quello utilizzato dal Pd sul taglio dei parlamentari, con l'intesa raggiunta con M5S che prevede i correttivi richiesti dal Nazareno.
Il partito democratico tenta così, in vista di un vertice di maggioranza che dovrebbe tenersi la prossima settimana, di raggiungere un compromesso con il Guardasigilli. Però Bonafede non cede: «Gli effetti di questa riforma si avranno tra diversi anni», ha ripetuto più volte. La chiusura rispetto alla proposta del Pd è netta: la prescrizione processuale, ovvero l'estinzione dell'azione penale nel momento in cui si dovessero sforare i tempi del processo, è inapplicabile, significherebbe sconfessare la norma inserita nello Spazzacorrotti. Ma il vero rischio per il ministro della Giustizia arriva da un altro alleato al governo. La minaccia maggiore è quella dei renziani.
URGENZA
Oggi alla Camera l'Aula si pronuncerà sul percorso del ddl Costa che punta allo stop della riforma alla prescrizione. Iv e Pd si opporranno all'urgenza, ma Renzi ha già mandato un messaggio al premier: «Qui è in gioco la sopravvivenza del governo. Bonafede si fermi, altrimenti crolla tutto». Del resto il senatore di Firenze il suo pensiero lo ha esternato anche in tv due giorni fa, dicendo di apprezzare la proposta dell'esponente azzurro. E facendo capire che il suo gruppo, in mancanza di ulteriori novità, si appresta a far convergere i suoi voti a quelli di Forza Italia.
«Non abbiamo ancora deciso - spiega una fonte di Italia Viva -. Per ora stiamo mandando degli avvertimenti. Poi trarremo le conseguenze». Nel frattempo gli azzurri sono in pressing nei confronti del presidente della Camera, Fico. Anche senza l'urgenza il ddl Costa dovrebbe andare in Aula tra Natale e Capodanno. Ma la terza carica dello Stato sta lavorando - dicono da FI - per posticipare la discussione, ipotizzando la pausa dei lavori a Montecitorio il 23 dicembre. Insomma la posta in gioco è alta.
Emilio Pucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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