Per la gestione straordinaria spunta Ferraris

Mercoledì 15 Luglio 2020
RETROSCENA
ROMA Un commissario ad acta per gestire Autostrade per l'Italia, con compiti specifici, sulla falsariga del Ponte di Genova. E il nome che circola a Palazzo Chigi è quello di Luigi Ferraris, ex cfo di Enel, di Poste (dove ne ha curato l'Ipo) e fino allo scorso anno ad di Terna. Ferraris sarebbe ben visto dall'ala del Pd vicina a Roberto Gualtieri ed era gradito anche a Piercarlo Padoan. Naturalmente si tratta di un'ipotesi che potrà prendere piede se il governo dovesse orientarsi verso la soluzione commissariale dopo che ha perso virulenza nelle ultime ore l'ipotesi della revoca, brandita due giorni fa dal premier Giuseppe Conte in una intervista.
L'ipotesi del commissario ad acta è stata oggetto di lunghe valutazione da parte dell'Avvocatura dello Stato perché deve basarsi su presupposti giuridici precisi legati a presunte carenze gestionali di Aspi per evitare che, se attuata, possa essere disinnescata dal gruppo Atlantia, ma anche da Allianz e Silk Road Fund, azionisti di Autostrade, attraverso ricorsi al Tar o al Tribunale civile. L'altra ipotesi che nella serata di ieri circolava negli ambienti del Pd era di rinunciare alla soluzione più traumatica, mettendo però con le spalle al muro i Benetton affinché accettino l'ingresso in maggioranza di altri investitori, in primis Cdp, con una governance dove Ponzano Veneto sia in minoranza a tutti gli effetti.
r. dim.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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