LE NOVITÀ
VENEZIA Una delle cose più difficili con l'acqua alta è

Mercoledì 13 Novembre 2019
LE NOVITÀ
VENEZIA Una delle cose più difficili con l'acqua alta è far capire ai turisti che 90 centimetri di marea non corrispondono all'acqua alta fino alla coscia. In realtà a quella altezza si può camminare senza stivali in quasi tutta la città. Il Centro Maree e il Comune di Venezia stanno ripensando le modalità di segnalazione, le quali attualmente si basano sul mediomare, cioè lo zero mareografico stabilito nel 1897, da cui partono tutte le misurazioni.
Per questo l'idea è di rendere interattive le vignette che già ci sono sul portale del Centro maree e che indicano l'altezza da terra dell'acqua in base al livello di marea a Punta della Salute. In futuro potranno mostrare anche il rapporto tra la marea e la persona, per rendere più comprensibile il messaggio.
I VISITATORI
Chi a Venezia non è di casa e vive l'andirivieni delle acque sui masegni come una novità da scoprire, con tutto quello che significa, non sa spesso da che parte girarsi.
«Avete segnalato il livello dell'acqua a 130 centimetri, mio figlio è alto un metro e venti: devo portarlo in spalla?» si sono sentititi dire il responsabile del Centro maree, Alvise Papa e i suoi uomini. Che nei giorni dell'allerta vivono costantemente negli uffici di Palazzo Cavalli. E sono domande come queste che spingono gli esperti a un cambio di passo e di comunicazione. In fin dei conti, anche di rilievo scientifico, per aiutare residenti e turisti a districarsi meglio.
«Un grande problema - spiega Papa - è far capire cosa succede. A Venezia si tratta di un'onda di marea che entra ed esce. Noi stiamo cercando anche con le scuole di recuperare la cultura del mare e dei venti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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