LA STATISTICA
VERONA La mascherina ci salva la vita. Adesso è scientificamente

Giovedì 22 Ottobre 2020
LA STATISTICA VERONA La mascherina ci salva la vita. Adesso è scientificamente
LA STATISTICA
VERONA La mascherina ci salva la vita. Adesso è scientificamente provato dallo studio realizzato dall'ospedale Sacro Cuore di Negrar e pubblicato ieri sulla rivista scientifica Clinical Microbiology and Infection e subito citato anche dal Washington Post. La ricerca prova che mascherine e distanziamento abbassano anche di mille volte la carica virale, riducendo la gravità della malattia. A realizzare lo studio un team di ricerca del Dipartimento di Malattie infettive e tropicali e microbiologia del Sacro Cuore, diretto dal professor Zeno Bisoffi, che ha effettuato un'analisi retrospettiva sui 373 pazienti che hanno avuto accesso al Pronto Soccorso del Sacro Cuore dal 1° marzo al 31 maggio.
LO SCOPO
L'obiettivo era verificare se la diminuzione della carica virale avesse influito non solo sul numero assoluto di pazienti Covid che si sono rivolti al Pronto Soccorso, ma anche sulla gravità della malattia. «A metà marzo il Paese è entrato in lockdown e il nostro Pronto Soccorso ha registrato 281 accessi di persone positive che sono scese di oltre un terzo (86) in aprile e a 6 a maggio - spiega l'infettivologa Dora Buonfrate -. Nello stesso periodo la percentuale dei pazienti per i quali si è reso necessario un ricovero in terapia intensiva è passata dallo 6,7% a marzo, 1,1% ad aprile e 0 a maggio. È vero che la gestione del paziente è stata parzialmente modificata nel corso della pandemia, ma la valutazione clinica utilizzata per decidere il ricovero in ospedale e in terapia intensiva è rimasta sostanzialmente la stessa». «Inoltre, da marzo a maggio abbiamo rilevato con l'analisi molecolare sui tamponi naso-faringei una quantità di virus anche mille volte inferiore. Cosa che conferma quanto supposto da studi precedenti: una bassa carica virale corrisponde a una malattia meno grave», prosegue la biologa Chiara Piubelli, responsabile della ricerca biomedica.
LE MISURE
Ma il virus non può aver subito mutazioni? «Studi precedenti hanno rilevato mutazioni genetiche del virus, ma non per quanto riguarda la sua contagiosità», chiarisce la dottoressa Buonfrate. «A fare la differenza sono state le misure di blocco che, creando un ambiente a bassa trasmissione del virus, hanno determinato manifestazioni cliniche meno gravi. L'uso della mascherina, l'igiene frequente delle mani e il distanziamento fisico riducono la carica virale sui contagiati. E questo - concludono le due ricercatrici - permette anche a sistema sanitario di non andare in crisi, diminuendo il ricorso alle terapie intensive. Oltre a scongiurare nuove drastiche misure di chiusura per l'intero Paese».
Massimo Rossignati
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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