LA PROFILASSI
VENEZIA Adesso si può. Pur con qualche giorno di ritardo rispetto

Lunedì 19 Aprile 2021
LA PROFILASSI
VENEZIA Adesso si può. Pur con qualche giorno di ritardo rispetto all'annuncio del governatore Luca Zaia (doveva essere pronto tutto per lunedì scorso), da sabato notte i disabili possono forzare il portale della Regione del Veneto e prenotare la vaccinazione anti-Covid. Questo in quasi tutte le Ulss, ieri permanevano dei problemi alla 3 Serenissima, ma in linea di massima adesso i disabili possono prenotare la seduta vaccinale anti-Covid anche se il sistema non riconosce i codici fiscali. Il direttore di Azienda Zero, Roberto Toniolo, aveva confermato che si stava testando il portale e che in settimana sarebbe stato operativo. Alcuni disabili, senza aspettare l'annuncio ufficiale, hanno continuato a collegarsi giorno e notte al sito www.vaccinicovid.regione.veneto.it, scoprendo che, finalmente, la prenotazione era possibile.
I DATI
Il problema si era verificato perché la Regione si era limitata a caricare nel sistema solo i dati dei disabili ex legge 104 articolo 3 comma 3 forniti dall'Inps, ma l'Inps è competente in materia dal 1° gennaio 2010. Le persone con invalidità civile riconosciuta prima del 2010 si sono trovate così respinte: nel momento in cui inserivano il proprio codice fiscale compariva una scritta che diceva che non ne avevano i titoli, pur essendo disabili a tutti gli effetti. La Regione avrebbe potuto bypassare il problema inserendo nel sistema il codice di esenzione dei singoli disabili, tanto più che le singole Ulss hanno i dati vecchi e prima ancora ce li avevano le prefetture. Pur tentando di incrociare i dati, come detto dall'assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, alla fine si è deciso di consentire lo stesso la prenotazione. Così Azienda Zero si è messa al lavoro e, da ieri, pare che tutto sia a posto. Le persone che rientrano negli elenchi contemplati dalla legge 104 potranno dunque prenotare la seduta vaccinale anche se il proprio codice fiscale non è riconosciuto. Chiaro che, poi, all'appuntamento, dovranno presentarsi con i pezzi di carta che documentano l'effettiva disabilità.
GLI ACCOMPAGNATORI
Con una circolare indirizzata alle Ulss, il direttore della Prevenzione Francesca Russo ha chiarito chi, tra accompagnatori e conviventi, ha diritto alla vaccinazione anti-Covid. Si tratta di otto categorie di persone: i conviventi dei pazienti in lista di attesa o trapiantati di organo solido; i conviventi di pazienti in attesa o sottoposti a trapianto (sia autologo che allogenico) di cellule staminali emopoietiche (Cse) dopo i tre mesi e fino ad un anno, quando viene generalmente sospesa la terapia immunodepressiva; i conviventi di pazienti trapiantati Cse anche dopo il primo anno, nel caso in cui abbiano sviluppato una malattia del trapianto contro l'ospite cronica, in terapia immunosoppressiva; i conviventi di pazienti in trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive; i conviventi di pazienti oncologici e onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure; i conviventi di pazienti con grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza; i conviventi di pazienti con immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico. E da ultimo i familiari conviventi-caregiver che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto dei disabili gravi ai sensi della legge 104 del 1992 articolo 3 comma 3. Nel caso dei disabili è contemplata la vaccinazione di un solo caregiver. Per quanto riguarda invece i minori estremamente vulnerabili che non possono essere vaccinati per mancanza di vaccini indicati per la loro fascia di età, la circolare alle Ulss è che vanno vaccinati i relativi genitori/tutori/affidatari.
Infine, che per quanto riguarda gli accompagnatori dei soggetti che rientrano nelle fasce di età, o categorie, che sono attualmente in fase di vaccinazione (over 80 e 79-70 anni), questi possono essere vaccinati se compresi nella stessa fascia di età, nel numero di un accompagnatore per soggetto in appuntamento e compatibilmente alle dosi necessarie per l'attività in programma.
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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