L'EMERGENZA
BOLZANO Dopo le forti nevicate, si fanno i conti con il rischio frane

Martedì 19 Novembre 2019
L'EMERGENZA
BOLZANO Dopo le forti nevicate, si fanno i conti con il rischio frane e slavine. Alle 6 del mattino, un treno della linea della val Pusteria è deragliato per una colata di fango che ha invaso i binari. Poteva essere una tragedia, ma fortunatamente le uniche due persone che a quell'ora si trovavano sul treno sono rimaste illese.
Poco dopo una seconda frana è finita sulla linea che però ormai era già chiusa. La situazione resta molto critica in tutto l'Alto Adige, perché i terreni sono saturi d'acqua e per la notte sono attesi ulteriori nevicate fino a bassa quota. Resta perciò lo stato di protezione civile al grado «bravo» (pre-allarme).
Alla luce dell'emergenza maltempo, il premier Giuseppe Conte ha ribadito la «massima attenzione della protezione civile e del governo» sull'allerta meteo in Italia. «Ne approfitto per ringraziare la macchina dei soccorsi, in particolare l'opera dei vigili del fuoco e dei volontari della Protezione Civile», ha aggiunto Conte. Che in Alto Adige, per il momento, sia stato evitato il peggio è di certo anche merito dei 4.000 vigili del fuoco volontari che nei giorni scorsi hanno effettuato oltre 2.000 interventi. Hanno liberato le strade dagli alberi crollati e dalla neve, hanno riallacciato alla rete elettrica migliaia di utenze rimaste senza luce e in alcuni casi hanno portato taniche di gasolio in spalla fino ai masi isolati per far funzionare le mungitrici con i generatori. Sono ancora 1.600 le utenze senza corrente elettrica.
STRADE CHIUSE O RIAPERTE
In giornata la strada statale della val Pusteria, come anche quella della val Venosta, sono state riaperte a senso unico alternato. La strada della val Badia rimane invece chiusa, come complessivamente 45 strade statali e provinciali. «La situazione rimane di attenzione massima», ha sottolineato l'assessore provinciale alla protezione civile, Arnold Schuler. A Martello sono a buon punto i lavori di sgombero della valanga che domenica aveva invaso le vie del paese.
In tutta la provincia, nelle prossime 24 ore, sono attesi 10 millimetri di precipitazioni nella zona della val d'Ultimo e 20 millimetri sulle Dolomiti. Già ora è certo che il novembre 2019 entrerà nella storia come un mese record: in val d'Ultimo e a Sesto di Pusteria nei primi 18 giorni di novembre sono stati registrati 300 litri per metro quadro, ovvero tre volte la media mensile.
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