IL PUNTO
VENEZIA Treni regionali, autobus, tram, vaporetti: il Green pass (nella

Sabato 27 Novembre 2021
IL PUNTO VENEZIA Treni regionali, autobus, tram, vaporetti: il Green pass (nella
IL PUNTO
VENEZIA Treni regionali, autobus, tram, vaporetti: il Green pass (nella sua versione cosiddetta base, cioè ottenibile anche con un tampone negativo) sarà obbligatorio su tutti i mezzi. Continua però il pressing per escludere dall'obbligo del certificato verde i collegamenti con le isole. E poi bisognerà capire chi farà i controlli (e chi li pagherà) e se le regole varranno anche per gli scolari che usano i trasporti pubblici per arrivare in aula. «Le indicazioni che arrivano dal ministero sono di un Green pass obbligatorio per tutti i mezzi di trasporto, ma se non ci danno il testo definitivo del decreto non siamo in grado né di fornire chiarimenti né di organizzare i servizi», dice Elisa De Berti, vicepresidente e assessore ai Trasporti della Regione del Veneto. Anche perché i dubbi che arrivano da tutta Italia non sono pochi.
ECCEZIONI AL VAGLIO
Una delle deroghe allo studio riguarda le isole. In Veneto gli abitanti di Pellestrina o Burano e in Campania quelli di Ischia, tanto per fare due esempi, saranno esonerati dall'obbligo del Green pass per viaggiare? Ieri mattina, prima di una riunione tra i tecnici del ministero, l'ipotesi era data per possibile, anche perché chi abita in un'isola deve necessariamente servirsi dei mezzi pubblici - barche, motonavi, vaporetti - per raggiungere la terraferma. Nel pomeriggio l'idea risultava essere stata scartata, ma il pressing continua.
Poi c'è la questione degli studenti: anche sugli scuolabus servirà il Green pass? Vuol dire che i bambini dovranno vaccinarsi (e l'Agenzia europea per i medicinali, Ema, al riguardo ha già dato il via libera per la fascia tra i 5 e gli 11 anni) o farsi il tampone per utilizzare i mezzi pubblici per andare a scuola? «Le notizie che ci arrivano da Roma sono che il Green pass varrà per tutti i mezzi del Tpl, anche se resta il problema dei collegamenti con le isole, ma i chiarimenti da avere sono tanti», insiste De Berti.
Una delle questioni da affrontare riguarda i controlli, anche perché non è ancora chiaro se il compito sarà demandato alle sole forze di polizia o, nel caso dei trasporti, anche alle aziende del Tpl. Con il rischio peraltro di creare caos se ad ogni fermata si controlleranno i Green pass. «Io spero che polizia e carabinieri continuino a occuparsi del controllo del territorio - dice De Berti -. Quanto ai trasporti, possono occuparsene le stesse aziende ma allora bisognerà prevedere assunzioni di addetti incaricati di svolgere le verifiche. Quindi regole chiare e risorse».
IL VERTICE
Lunedì prossimo in videoconferenza si terrà un incontro tra il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, e i prefetti dei capoluoghi di regione per mettere a punto il piano di controlli previsto dal decreto legge sul Super green pass. Secondo quanto anticipato dall'agenzia di stampa Ansa, si mirerà ad aumentare le verifiche sul rispetto delle prescrizioni, mobilitando le forze dell'ordine attualmente disponibili per svolgere accertamenti a campione e sui luoghi della movida. Non sembra sul tavolo, al momento, l'utilizzo di militari di rinforzo. In questo anno le forze dell'ordine hanno controllato, con riferimento alle prescrizioni anti-Covid, 28.608.230 persone. Di queste 199.599 sono state sanzionate e 3.205 denunciate. I locali ed esercizi commerciali sottoposti a verifica sono stati 3.161.874, sanzionati 11.135 titolari. Dopo l'incontro con il ministro dell'Interno, si riuniranno i Comitati provinciali per l'ordine e la sicurezza (Cosp) per disporre i servizi coinvolgendo anche le municipalizzate dei trasporti. Scontato che le aziende del Tpl batteranno cassa.
LE RICHIESTE
«Gli 840 milioni stanziati a livello nazionale per far fronte ai servizi aggiuntivi e ai mancati ricavi non bastano - dice De Berti -. Con le Regioni Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Lombardia, Liguria abbiamo già fatto presente che serviranno ulteriori risorse per il 2021 e per il 2022. E bisognerà anche cominciare a pensare ai cosiddetti trasporti atipici: mentre bus e treni locali hanno una capienza dell'80%, i taxi e gli Ncc, noleggio con conducente, non solo viaggiano al 50% di capienza, ma devono fare i conti anche con il calo dei turisti e con lo smart working. E nessuno a Roma li tiene in considerazione».
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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