Il patto tra Salvini e Letta: «Noi insieme per le imprese»

Sabato 10 Aprile 2021
L'INTESA
ROMA Non solo sussidi ma finanziamenti immediati per far ripartire l'economia. Salvini e Letta nel loro primo incontro hanno sottoscritto un vero e proprio patto. Il decreto in arrivo dopo la presentazione del Def non si chiamerà più sostegni bis, ma dl imprese. Un messaggio che Lega e Pd vogliono inviare alle proprie categorie di riferimento per intestarsi la partita. Con il segretario del Pd che per non lasciare alla destra la battaglia a favore dei ceti produttivi del Nord ha poi illustrato il piano direttamente al presidente del Consiglio Draghi a palazzo Chigi. Non c'è unità di vedute sulle riaperture, Letta è cauto quanto il premier, non fissa date, appoggia senza se e senza ma la linea del ministro della Salute Speranza, anche se è lo stesso leader leghista a convenire che le saracinesche di bar e ristoranti si potranno alzare «in base a dati scientifici e medici». Ma sulla necessità di dare liquidità alle imprese, soprattutto le pmi, e di una moratoria sui prestiti per il 2021, la convergenza è forte.
Eppure i due hanno duellato fino a qualche giorno fa, sull'Europa e non solo. Poi l'appello recapitato dall'ex numero uno della Bce ha cambiato le carte in tavola, è necessario abbassare i toni. Da qui il faccia a faccia nella sede dell'Arel durato circa un'ora e un quarto. «Salvini vuole veramente aiutare il Paese», il resoconto dell'ex presidente del Consiglio. «Riaprire è un dovere, lavoriamo su quello che unisce» ha rimarcato l'ex ministro dell'Interno. Il pressing nei confronti del governo è di arrivare ad uno scostamento che sia più consistente dell'ultimo varato dal governo. «Imponente», dice Salvini. «È la giusta risposta da dare all'Italia», la sponda di Letta.
Emilio Pucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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