IL FOCUS
ROMA I controlli sono scattati da ieri - 13 agosto - ma ormai centinaia

Venerdì 14 Agosto 2020
IL FOCUS
ROMA I controlli sono scattati da ieri - 13 agosto - ma ormai centinaia di giovani (e non) sono già rientrati contagiati dai viaggi in Spagna, Grecia, Croazia e Malta. L'ordinanza del ministro Roberto Speranza, arrivata dopo che alcune regioni erano già partite per conto proprio, con formule differenti, servirà a imporre i tamponi a che rientra dalle vacanze, ma il sistema rischia di essere frammentario. Inoltre, soprattutto per chi tornerà dalla Grecia o dalla Croazia con la macchina, tutto dipenderà dal singolo cittadino, dal suo senso civico, perché dovrà essere lui stesso ad avvertire l'Asl. Se non lo fa, e quindi viola un'ordinanza del governo, rischia conseguenze penali, perché viola l'articolo 650 del codice. Sintesi: se tornate da quei paesi, rispettate la norma e soprattutto proteggete la vostra salute e quella dei vostri cari, perché con il tampone sareste certi di non essere stati contagiati.
SCENARI
Andiamo più nel dettaglio. Si era detto, seguendo il modello Lazio, che sarebbero stati eseguiti i tamponi rapidi in aeroporto. Succederà davvero? Non avverrà in tutti gli scali. A Lamezia Terme, ad esempio, in Calabria, hanno già spiegato che non ci sarà alcuna postazione per i controlli, dunque il viaggiatore atterra, va a casa, chiama la Asl che, entro 48 ore, lo convoca per il tampone. Questo succederà nella gran parte degli scali italiani. Fiumicino, l'aeroporto più grande, si sta organizzando per i tamponi rapidi: l'area è già stata allestita, ora però Ministero e Regione devono trovare i medici, ma se ne riparlerà dopo Ferragosto. Nel frattempo cosa succede a chi torna in aereo dai quattro Paesi considerati a rischio (Grecia, Spagna, Malta e Croazia)? Dovrà seguire la stessa procedura di chi rientra con altri mezzi come l'auto o il traghetto. Chiama la Asl o si registra nell'app di riferimento della sua Regione e poi andrà a fare il tampone, entro 48 ore, nell'Asl di riferimento. Attenzione, è un obbligo, non è su base volontaria. Fino a quando non sarà eseguito il tampone, deve rispettare la quarantena. Recita l'ordinanza del ministro: «In attesa di sottoporsi al test presso l'azienda sanitaria locale di riferimento le persone sono sottoposte all'isolamento fiduciario presso la propria abitazione o dimora».
Qui si manifesta un altro punto debole: chi controlla che davvero questa quarantena, in attesa del tampone sia rispettata? E se la persona rientrata deve tornare al lavoro o ricominciare un'attività perché magari è il proprietario di un bar, davvero si chiuderà in casa per 48 ore? Solo a Fiumicino, ogni giorno, torneranno tra i 1.000 e i 2.000 passeggeri dai Paesi indicati dall'ordinanza del ministro. E a Milano e in tutti gli altri più piccoli scali italiani? Una miriade di persone da controllare.
I NUMERI
Il sistema dei tamponi reggerà a decine di migliaia di persone che dovranno essere esaminate o andrà in tilt? Questa è una delle incognite più scivolose. Ricapitolando: c'è il rischio che una parte di chi rientra non si denunci all'Asl (ma sia chiaro, è un errore, che comporta non solo problemi giudiziari, ma pone a rischio la propria salute e quella dei familiari); c'è un sistema che non sarà uguale per tutti, perché il tampone rapido in aeroporto riguarderà solo una minoranza; non sappiamo se il sistema dei controlli nelle Asl reggerà all'onda d'urto dei rientri dopo Ferragosto. Esiste, secondo l'ordinanza, un'altra possibilità: eseguire un tampone (molecolare o antigenico) prima di salire sull'aereo o comunque di raggiungere l'Italia, nel luogo in cui ci troviamo in vacanza (sempre Grecia, Spagna, Malta e Croazia). L'attestazione delle negatività deve avvenire «nelle 72 ore antecedenti l'ingresso nel territorio nazionale». Ieri nuovi casi di persone tornate positive dalle vacanze. Alcuni esempi: nel Lazio 22, soprattutto da Malta, Corfù e Barcellona; 14 in Emilia-Romagna (Croazia, Grecia, Spagna ma anche Romania); 14 in Toscana.
Mauro Evangelisti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci