IL CASO
VERONA A Verona c'è il sorpasso di Fratelli d'Italia su Lega e Pd.

Martedì 22 Settembre 2020
IL CASO
VERONA A Verona c'è il sorpasso di Fratelli d'Italia su Lega e Pd. Ma la destra nel resto del Veneto non sfonda. E se complessivamente il voto regionale per Fdi passa complessivamente dal 6 al 9 per cento, la situazione varia da provincia a provincia. «Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto - commenta Luca De Carlo, coordinatore veneto di Fdi -. Il messaggio che emerge in tutto il Veneto è che il centrodestra è maggioritario in tutta la Regione. Questo significa che la parte produttiva del Paese guarda al centrodestra. Questo risultato va di pari passo con l'ottimo risultato racconto a Venezia e a Treviso».
L'ECCEZIONE
Ma a Venezia è andata male, sotto il 7 per cento. Idem a Treviso, dove comanda Zaia (e in subordine la Lega salviniana). Pure la sua Belluno non dà grandi soddisfazioni al neo eletto senatore De Carlo: sotto l'8 per cento. Certo, nel complesso molto più di cinque anni fa quando Fratelli d'Italia era lontana dal 3 per cento e oggi triplica i consensi. Però, forse, le ambizioni erano altre. Magari quella di avvicinare la lista della Lega Salvini, sopraffatta dall'imperante Zaia di questa tornata elettorale.
Lo strapotere del nuovo doge, evidentemente ha travolto anche l'elettorato di destra. Che però può gioire nel fortino veronese, dove semmai la vera sfida è quella sulle preferenze individuali, con il duello tra i consiglieri uscenti Stefano Casali e Massimo Giorgetti. E Fdi sfiora - in un testa a testa - i voti alla Lega. Con un ribaltamento nel capoluogo scaligero: prima la lista Zaia col 31%, segue Fdi (17%) e il Pd (16,5%) e Lega (14%); Fi (4,6%) su M5S (3,5%).
«È un risultato che premia il lavoro fatto sia come amministratori sia sul territorio, tra i cittadini - dice subito Daniele Polato (Fdi) che risultava in testa ieri sera nella lista con 1074 preferenze solo a Verona, inseguito da Stefano Casali con 635 e da Massimo Mariotti con 374 (dati ovviamente parziali) - Siamo il secondo partito in città e ci avviciniamo ad esserlo anche in provincia. A San Zeno di Montagna, abbiamo superato il 40%. Abbiamo dimostrato sempre di essere un alleato fedele, e lo saremo anche per questi prossimi 5 anni». «Con Zaia oltre il 75% questo è un risultato che va oltre le nostre aspettative - commenta Nicolò Zavarise segretario del Carroccio Veronese -. Il dato per noi non è scindibile tra lista Zaia e Lega».
Andando a guardare le preferenze in provincia nella lista Zaia brilla Stefano Valdegamberi e nella Lega se la giocano il consigliere comunale uscente Enrico Corsi e l'esordiente Raika Marcazzan. In difficoltà, invece, l'assessore regionale uscente Elisa De Berti nel Carroccio, e il consigliere regionale uscente ed ex onorevole Giovanna Negro (ex tosiana) in Veneta Autonomia.
Massimo Rossignati
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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