Giustizia, i processi sospesi fino all'11 maggio

Martedì 7 Aprile 2020
Nuovo stop per la giustizia. Il Consiglio dei ministri ha deciso la proroga della sospensione di tutti i processi, che sarebbe dovuta terminare il 15 aprile, secondo quanto stabilito dal decreto Cura Italia. Il nuovo termine è l'11 maggio. Il provvedimento era stato sollecitato nei giorni scorsi dall'Anm, che aveva prospettato il rischio, con la riapertura dei palazzi di giustizia, di esporre migliaia di persone al contagio. Un allarme che è stato condiviso e riportato al governo dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. «Abbiamo valutato di attuare questa misura, sentiti anche gli addetti ai lavori, per tutelare la salute di tutti gli utenti della giustizia», ha spiegato il Guardasigilli. Restano comunque le eccezioni già previste dal Cura Italia. Nel settore penale sono assicurate le udienze di convalida di arresto e fermo e i processi con imputati detenuti, se sono loro a chiedere che si proceda. Nel settore civile si celebrano le udienze urgenti che riguardano minorenni e rapporti familiari. Intanto il Csm con una delibera approvata nell'ultima riunione del plenum, ha chiesto al ministro della Giustizia di assicurare gli strumenti necessari al lavoro da remoto anche per il personale amministrativo. Ed è tornato a chiedere di valutare le modifiche delle norme processuali necessarie a favorire, nella fase emergenziale, l'utilizzabilità nei procedimenti civili e penali, comprese le camere di consiglio, delle modalità di svolgimento da remoto.
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