Giulia: «Il mio sogno resta volare con gli F35»

Martedì 13 Ottobre 2020
Giulia: «Il mio sogno resta volare con gli F35»
IL CASO
MIRA (VENEZIA) «Il mio sogno è quello di volare con gli F35». Giulia Jasmine Schiff, l'allieva pilota che nel 2018 accusò alcuni commilitoni di nonnismo e fu espulsa dall'Accademia, non può rilasciare dichiarazioni nella sua posizione all'indomani del rinvio a giudizio di 8 sergenti, ma persegue con determinazione il raggiungimento della sua aspirazione: volare nei celebri jet F35 dell'Aeronautica militare italiana. Ed è un sogno che ora non sembra più lontano come due anni fa. La giovane infatti è stata reintegrata nell'Accademia dell'Aeronautica dal Tribunale amministrativo del Lazio, un anno fa, anche se è ancora in attesa del pronunciamento definitivo la cui udienza è stata fissata per il 23 ottobre.
Ma è un sogno pagato a caro prezzo. Nel frattempo, infatti, è stata aperta un'altra inchiesta che vede indagati altri due militari per abuso di autorità. Giulia Schiff, dopo la riammissione all'Accademia, non sarebbe stata accolta in un clima sereno, anzi - secondo la denuncia presentata dal suo legale alla procura militare di Roma e a quella di Napoli - l'allieva veneziana sarebbe stata emarginata e ripetutamente punita con azioni di mobbing.
E nella sua delicata posizione evita quindi ogni commento sul processo che attente i militari del 70° Stormo della Scuola di volo di Latina rinviati a giudizio con l'accusa di lesioni. La vicenda risale al 2018 quando la giovane allieva, dopo aver vinto il concorso per l'ammissione ad ufficiale di complemento dell'Aeronautica, ed essere entrata all'Accademia di Pozzuoli, ha completato il tirocinio a Latina. Al termine del corso, il cosidetto battesimo del volo, un rituale tra commilitoni del quale, allora, fu diffuso anche un video. Una goliardia degenerata, secondo la denuncia dell'allieva pilota, in violenze e lesioni, continuate nonostante le ripetute sollecitazioni rivolte ai colleghi da parte della giovane a smetterla.
LA SEGNALAZIONE
Alla segnalazione della donna ai suoi superiori seguirono invece punizioni e lettere di biasimo fino all'espulsione dall'Accademia per inettitudine militare. Il Tar del Lazio l'ha reintegrata nell'Aeronautica a giugno del 2019, in attesa del pronunciamento definitivo, e la Schiff ha proseguito nel suo percorso di formazione.
L'allieva ufficiale, originaria di Mira e un tempo giovane promessa dell'Atletica Riviera del Brenta e alla quale è ancora molto legata, intende proseguire con determinazione il suo principale obbiettivo: volare sugli F35 dell'Aeronautica italiana. «Nonostante il conseguimento del brevetto di sergente pilota e il proseguimento del percorso di formazione spiega l'avvocato Massimiliano Strampelli Giulia non può volare sui jet e questo la preoccupa, facendole vivere tutta questa vicenda in un clima di agitazione e incertezza. Il fatto che la posizione degli otto sergenti si sia aggravata, passando da indagati a imputati, con la decisione del rinvio a giudizio fa ben sperare. Oltre a questo sono di buon auspicio anche le parole del ministro della Difesa Lorenzo Guerini in risposta all'interrogazione parlamentare presentata sulla vicenda di nonnismo che riguarda Giulia».
IL MINISTRO
Lo scorso settembre Guerini aveva sottolineato: «Seguo con doverosa attenzione la vicenza, nella considerazione che non ci sarà comprensione per eventuali comportamenti che, anche alla luce dei pronunciamenti ancora attesi, si rivelassero difformi dagli imprescindibili principi di correttezza etica e professionale e di rispetto della dignità individuale».
«Queste dichiarazioni del ministro e il rinvio a giudizio dei commilitoni di Giulia Schiff spiega l'avvocato Strampelli sono tutti elementi che ci fanno ben sperare per il prossimo pronunciamento definitivo del Tar del Lazio. Ci auguriamo infatti che, alla luce dei nuovi sviluppi, anche l'amministrazione della Difesa possa adottare le sanzioni disciplinari, già prima del giudizio del Tar. L'udienza è fissata per il prossimo 23 ottobre, ma il pronunciamento e le motivazioni, saranno rese note dopo alcuni giorni. La decisione speriamo possa mettere fine a questa vicenda e permetta alla Schiff di tornare a volare, come è, e resta, il suo desiderio più grande».
Luisa Giantin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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