Fedriga: «Terza dose, Regioni pronte» Ciclo completato per 2 veneti su 10

Mercoledì 9 Giugno 2021
LA SITUAZIONE
TRIESTE «Abbiamo una macchina delle Regioni che è pronta già da adesso a partire, ma è chiaro che una cosa è se serve una terza dose e poi finisce là, un'altra se sarà un vaccino annuale». Così il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, sull'ipotetica somministrazione di una terza dose di vaccini. «Se diventasse un vaccino ripetitivo - ha spiegato - a quel punto noi dovremmo passare dalla straordinarietà di questa campagna vaccinale all'ordinarietà, che significa coinvolgere i medici di medicina generale e le farmacie». Solo allora «potremo smantellare gli hub vaccinali», come ipotizzato da Figliuolo. «Un'organizzazione straordinaria sul lungo periodo diventa insostenibile - ha sottolineato Fedriga - ma dall'altra parte dobbiamo avere la certezza di garantire il diritto alla salute dei nostri cittadini».
Il Friuli Venezia Giulia è, con Campania e Umbria, tra le regioni che hanno somministrato il maggior numero di dosi di vaccino in Italia ai giovani tra i 20 e i 29 anni, coprendo rispettivamente il 26,1%, 21,8% e 21,3% di questa fascia di popolazione. È quanto emerge dai dati sulle vaccinazioni in Italia. In questa graduatoria, che comprende anche la province autonome di Trento e di Bolzano, quest'ultima ha raggiunto già il 30,3% mentre la Lombardia è al 20,7%, la Sicilia al 20,3% e la Basilicata al 20%.
«C'è però una fetta di popolazione incerta, che non si vuole vaccinare - avverte Fedriga -, e su quella dobbiamo essere convincenti, dobbiamo fare una campagna, per tutelare il singolo e tutti gli altri. Serve una copertura della popolazione che impedisca la circolazione del virus, lo dice la scienza. Dopo i primi giorni di adesione massiccia poi c'è sempre un rallentamento nelle prenotazioni».
Intanto a passi sempre più decisi il Veneto punta a vaccinare la quota maggioritaria della popolazione. La regione ha superato il 20% di persone che hanno completato il ciclo vaccinale anti-Covid, con 994.860 richiami effettuati, pari al 20,4% dei residenti. Lunedì sono state somministrate 43.852 dosi di vaccino, che portano il totale da inizio campagna a 3.110.913, pari al 91,3% delle forniture. Ad aver ricevuto almeno una dose sono stati 2.092.128 cittadini, pari al 42,9% dei residenti.
I dati del virus confermano l'andamento costante delle ultime settimane: sono 130 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore in Veneto, con 4 decessi. Il totale dei contagi da inizio pandemia è di 424.170, quello dei morti è 11.585. Prosegue la diminuzione di soggetti attualmente positivi, oggi 6.507, -312 in 24 ore. Gli ospedali proseguono a svuotarsi, con 487 ricoveri in area non critica (-19) e 65, invariati, in terapia intensiva. Dati che trovano conferma anche sulle percentuali fornite da Agenas sui tassi di occupazione di pazienti Covid, sia per i ricoveri ordinari che nelle terapie intensive. Il Veneto è tra le regioni con i reparti meno affollati. Secondo l'Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali, infatti, in Veneto il tasso di occupazione è del 4% nei reparti intensivi e del 3% in quelli ordinari.
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