Arresto confermato, lui nega la violenza

Martedì 28 Agosto 2018
Arresto confermato, lui nega la violenza
LA CONVALIDA
VENEZIA Ha negato qualsiasi forma di violenza sessuale e raccontato di aver avuto un rapporto consenziente con quella ragazzina conosciuta poco prima. Ma per il gip di Venezia, Roberta Marchiori, Mohamed Gueye, il 25enne senegalese arrestato con l'accusa di aver violentato una 15enne sulla spiaggia di Jesolo, deve restare in carcere. Per il quadro indiziario raccolto dalla Procura, per la pericolosità sociale dell'uomo con il suo passato di precedenti vari, per il rischio che possa scappare e sottrarsi alla giustizia. Ieri l'uomo è stato ascoltato dal giudice nel carcere di Santa Maria Maggiore, dove è rinchiuso da venerdì notte. Assistito dall'avvocato Jacopo Stefani, ha parlato a lungo. Oltre un'ora per dire la sua verità. Un'udienza di convalida a cui ha voluto assistere anche il pm, Massimo Michelozzi, che ha coordinato le indagini della polizia. Al termine dell'udienza il gip ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere, come richiesto dal pm.
LA VERSIONE DI GUEYE
Una ricostruzione articolata, quella fornita da Gueye, che non coincide affatto con il racconto della 15enne. Un copione già visto in altre storie simili. Ieri Gueye ha detto di aver conosciuto la ragazzina al disco-bar Gasoline, forse l'unico elemento in comune delle due versioni. Sarebbe stata lei a chiedergli una sigaretta - nel racconto dell'uomo -, poi i due sarebbero usciti per appartarsi in spiaggia. Gueye ha riferito di un rapporto sessuale consenziente, al termine del quale lui si sarebbe allontanato per andare a prendere da bere. Ha sostenuto di aver lasciato la ragazzina tranquilla.
Al suo ritorno, però, avendo intravisto la polizia, sarebbe scappato solo perché aveva uno spinello in tasca. Gueye ha dato anche una sua spiegazione alla fuga nell'ostello di Mestre sotto falso nome, dove lo ha trovato la polizia. Ha raccontato di aver passato la prima notte in spiaggia, poi non trovando l'amico che lo ospitava di aver optato per la struttura nei pressi della stazione. Avendo però un divieto di dimora a Mestre emesso dal Questore per la sua pericolosità, aveva preferito nascondersi dietro a un alias.
IL COMMENTO DELLA DIFESA
«L'interrogatorio è andato bene. Quel che più mi premeva era far valere la sua volontà di rendere la sua verità - ha riferito, all'uscita dal carcere, l'avvocato Stefani -, quella che lui fin dall'inizio riteneva di dover dare e che, all'esito dell'interrogatorio, ritengo sia sostenuta da elementi coerenti e soprattutto corrispondenti al corredo indiziario agli atti». Una ricostruzione che nega qualsiasi violenza e minaccia e che secondo il difensore è «più coerente e attendibile di quella fornita dalla persona offesa». Di più l'avvocato non dice, riservandosi anche la possibilità di ricorrere al Tribunale del riesame contro la decisione del gip.
GLI ELEMENTI D'ACCUSA
Intanto l'unica certezza è che la ricostruzione della Procura ha retto il primo vaglio di un giudice. Contro Gueye c'è il racconto della 15enne, confermato da una serie di riscontri. C'è il referto del pronto soccorso che conferma il rapporto e riferisce anche di una lesione al braccio della ragazzina. E poi la testimonianza di chi l'aveva vista arrivare dalla spiaggia, alle cinque del mattino, sconvolta e in lacrime. Lei aveva raccontato alla polizia di essere stata attirata con una scusa da quell'uomo appena conosciuto nel locale. Poi di essere stata costretta con le minacce a seguirlo in spiaggia. E qui di essere stata violentata. Il racconto di un incubo che ora dovrà essere ricostruito nel dettaglio dall'indagine. Ma già sufficiente, per ora, a tenere in carcere Gueye, secondo il gip, che nella sua ordinanza ne ha sottolineato anche la pericolosità sociale. Non da gran criminale, per carità. A suo carico solo un paio di condanne passate in giudicato, per furto e resistenza, che comunque ne delineano un passato un po' turbolento. Fino all'accusa, ben più pesante, per la notte del 23 agosto.
Roberta Brunetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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