Almeno 107 persone positive al virus per una messa battista a Francoforte

Lunedì 25 Maggio 2020
IL CASO
PARIGI I mattatoi, i funerali, le case di riposo, e adesso le funzioni religiose: i luoghi dei nuovi cluster della fase due sono simili in tutta Europa. Ieri è arrivata la notizia di un nuovo focolaio in Germania: un contagio di massa avvenuto dopo una funzione religiosa celebrata il 10 maggio in una chiesa battista nella periferia di Francoforte.
I NUMERI
Le autorità locali hanno annunciato prima 16 casi positivi, ma lo screening a tappeto e il contact tracing ha fatto salire il bilancio a 40 e poi ieri sera a 107 contagiati. La Germania, che può vantare uno dei bilanci più clementi dell'epidemia con meno di 8300 decessi, ha deciso il 30 aprile di autorizzare la ripresa delle cerimonie religiose, dopo una decisione della Corte costituzionale federale che aveva considerato la chiusura totale dei luoghi di culto come una grave violazione della libertà dei cittadini.
IL QUADRO
In Francia è da sabato che i fedeli possono di nuovo ritrovarsi in chiese, moschee e sinagoghe, dopo una decisione del Consiglio di Stato che ha chiesto al governo di sospendere anche se gradualmente - la decisione di vietare in modo generale e assoluto la celebrazione di funzioni religiose. Uno dei più grossi focolai all'inizio dell'epidemia era esploso in Francia proprio durante una riunione di evangelici in Alsazia.
Ieri, giorno in cui i musulmani hanno celebrato l'Aid, che segna la fine del Ramadan, in molti si sono ritrovati nelle moschee del paese, che hanno però riaperto soltanto a metà, con un numero ridotto di fedeli all'interno, obbligo di mascherina e uso di gel disinfettante. La polizia è intervenuta per dissipare una folla eccessiva soltanto davanti alla Grande Moschea di Parigi. «Molti responsabili associativi hanno avuto paura e hanno deciso di non riaprire» ha fatto sapere Mohammed Henniche, responsabile dell'Unione delle associazioni musulmane della Seine-Saint-Denis, che resta uno dei dipartimenti rossi, con tutta la regione di Parigi dell'Ile de France.
IL BILANCIO
Ieri l'ultimo bilancio del ministero della Sanità francese invita alla prudenza: anche se i dati generali di contagi, ricoverati in terapia intensiva e decessi continuano a diminuire, per la prima volta da settimane si è registrato un saldo positivo nei ricoverati con Covid negli ospedali: sette in più (considerando la differenza tra i dimessi e i ricoverati). Un infimo balzo, ma che viene scrutato con la lente dagli esperti che monitorano il paese nel timore di una seconda ondata. La Francia è entrata nella fase due del deconfinamento l'11 maggio.
In queste due settimane le curve dell'epidemia hanno continuato a scendere, ma la settimana cruciale è considerata la terza, quella che comincia oggi. Allerta massima anche nelle scuole, che hanno ricominciato ad accogliere alunni e insegnanti dal 12 maggio. Oggi apriranno altre scuole elementari in particolare a Parigi e le prime scuole medie nelle regioni verdi, quelle in cui i dati di ricoveri e nuovi casi positivi sono più bassi.
Diversi cluster sono stai localizzati in queste ultime due settimane, un segno considerato positivo dalle autorità sanitarie, secondo le quali l'immediata circoscrizione dei focolai significa che il sistema di monitoraggio sta funzionando. Molti dei nuovi contagi sono avvenuti in mattato, in residenze di lavoratori stagionali e in case di riposo.
Francesca Pierantozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci