15 giugno, il ritorno alla libertà ma mascherine sempre pronte

Domenica 31 Maggio 2020
IL PUNTO
VENEZIA Cento giorni dopo il 21 febbraio già si pensa al liberi tutti. Cento giorni dopo la paura dei primi contagi, dopo l'angoscia dei bollettini che registravano l'incremento dei decessi, dopo il terrore di non riuscire a dare a tutti le mascherine mentre le ordinanze imponevano di coprirsi naso e bocca, ecco che adesso che si può tirare un respiro di sollievo. L'allerta non è ancora finita, ma le prescrizioni si sono allentate. E tra quindici giorni potrebbero decadere tutte le ordinanze. «Dal 15 giugno liberi tutti? Penso di sì, ma le mascherine è probabile che le dovremo ancora tenere a portata di mano», dice il presidente del Veneto, Luca Zaia.
I NUMERI
La conferenza stampa del centesimo giorno dell'emergenza coronavirus si apre con un ringraziamento alla stampa («Non sarebbe stata la stessa tragedia se non ci fosse stata la comunicazione, grazie di cuore») e con i dati sempre più rincuoranti del bollettino: «Guardate che bel numero, solo trenta ricoveri in terapia intensiva di cui appena 7 positivi». Ma è soprattutto l'occasione per fare il punto sull'ordinanza che entrerà in vigore dalla mezzanotte di oggi e per annunciare l'ennesima sfida: «Siamo arrivati a 660.018 tamponi, ne abbiamo processati 14.591 nelle ultime ventiquattr'ore, ma a settembre contiamo di arrivare a 30mila tamponi al giorno». Il governatore esorta Trenitalia: «I nostri treni cominciano a essere affollati, chiediamo con forza che vengano aumentati i mezzi e, soprattutto, rafforzati su Venezia».
CHIARIMENTI
Chiarimenti sull'ultima ordinanza ce ne sono pochi, l'aspetto fondamentale - come ribadisce Zaia - è che da domani «non sarà più fuorilegge fare una passeggiata senza mascherina». Ma in alcuni posti sarà meglio averle anche all'aperto: «A Venezia, con le calli strette che non assicurano il distanziamento sociale meglio portarle sempre».
Sui centri estivi, luci e ombre: Zaia riferisce di avere avuto un grande riscontro e lancia l'idea di un portale con l'elenco di tutte le strutture, mentre la Cgil con il segretario Christian Ferrari accusa la Regione di aver riaperto i servizi per l'infanzia «senza le necessarie garanzie di sicurezza», contestando il patto di responsabilità tra gestori e famiglie. In mezzo ci sono i Grest che le parrocchie, preoccupate degli adempimenti, stanno annullando: «Siamo a disposizione, se servirà anche con una nuova ordinanza».
E a proposito di ordinanze, la Regione sta preparando le linee guida per la riapertura, ma non prima del 15 giugno, delle discoteche: «Ma già ora i locali che hanno il servizio di ristorazione possono fare intrattenimento con il servizio dei pasti al tavolo, sia chiaro, però, senza ballare». Le linee guida per cinema e teatri con il numero massimo di 200 persone (1.000 se all'aperto) potrebbero invece essere riviste in rialzo. Quanto alle grigliate, anche qui vale il buon senso: sarebbero solo tra congiunti, ma Zaia ha detto che sono possibili anche tra amici: «Vale il principio del ristorante, tavoli da non più di 12 persone».
LE POLEMICHE
Sul caso delle intercettazioni, Zaia non ha dubbi: «Il presidente della Repubblica ha esercitato in pieno i suoi poteri, Mattarella ha fatto benissimo». Per Zaia quella svelata dalle intercettazioni «è una situazione alquanto imbarazzante. È innegabile che Salvini sia una vittima di questa specie di congiura». E a chi gli faceva notare il calo dei consensi del segretario della Lega, Zaia ha risposto che «Salvini non sta andando a picco» e che «ad oggi ogni sondaggio è drogato dalla vicenda Covid: non è un caso che governatori e sindaci hanno sondaggi alti perché hanno gestito la vicenda», mentre gli stessi sondaggi sul premier Giuseppe Conte «il Covid ha pesato».
Quanto alla polemica sulle frontiere chiuse, Zaia è stato duro nei confronti della Grecia: «Per noi le frontiere sono aperte a tutti. La Grecia è stata riprovevole e mi fa arrabbiare che sia anche in Europa. Io se fossi il ministro degli Esteri sarei già ad Atene».
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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