Task force per emarginati e poveri: oltre 200 letti, pranzi, cene e docce

Sabato 28 Dicembre 2019 di Roberto Cervellin
L'albergo cittadino di viale San Lazzaro può ospitare fino a 70 persone
VICENZA - Colazione, pranzo, cena, doccia e naturalmente pernottamento. Ma anche progetti per il reinserimento lavorativo, sociale e abitativo.

A Vicenza i casi di estrema povertà non accennano a diminuire. Il Comune ha messo in campo una task force con servizi di accoglienza temporanea curati da educatori e assistenti per far fronte all'emergenza. A disposizione delle persone in difficoltà oltre 200 posti letto, compresi quelli offerti dalla Caritas.

La struttura principale è l'albergo cittadino in viale San Lazzaro, con 70 posti, mensa e docce. Poi ci sono i cosiddetti co-housing. In via dei Mille ecco 8 stanze e 19 posti letto, in via Bedin via Mario 4 stanze e 9 posti letto ciascuno e alla casa di Settecà 14 posti. Questi ricoveri si aggiungono all'ex studentato di San Marco e al centro San Martino in contra' Torretti, in mano alla Caritas.

Coinvolti in particolare senzatetto, donne sole e mamme con figli, emarginati e anziani autosufficienti. Fino a fine agosto 2023 l'intera rete sarà gestita dal consorzio Prisma, che si è aggiudicato l'appalto per oltre 700 mila euro.

«Il consorzio farà in modo che gli ospiti, residenti a Vicenza e in contatto con i servizi sociali del Comune, mantengano un comportamento rigoroso in modo che la struttura risulti pulita e ordinata», sottolinea il vicesindaco e assessore alle politiche sociali Matteo Tosetto. In altre parole, se non rispetteranno le regole, verranno allontanati.
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