Nel Vicentino piove più che nella Marca e nel Veneziano: scende il consumo di acqua per l'irrigazione

Giovedì 2 Settembre 2021 di Roberto Cervellin
Nel corso dell'estate nel Vicentino il consumo di acqua per l'irrigazione è sceso del 5% rispetto al 2020

VICENZA - Siccità? Non a Vicenza. Se gran parte del Veneto lamenta un'estate senza piogge che ha messo in ginocchio le colture, la provincia berica va in controtendenza. Un dato su tutti: il consumo di acqua per l'irrigazione. Da giugno ad agosto si registra un meno 5% rispetto al 2020 mentre a Treviso e Venezia si supera il 10%. Possibile? Sì, secondo Valerio Nadal, presidente Condifesa TVB, consorzio che raggruppa 10 mila imprese agricole di Treviso, Vicenza e Belluno. «I cambiamenti climatici possono variare di pochi chilometri tra un territorio e l'altro», ammette.

Risultato: piante, alberi da frutto, ortaggi e prodotti della terra in genere sono cresciuti senza particolari problemi. «Nel Vicentino ci sono state piogge graduali e costanti che hanno garantito la vigoria delle piante», aggiunge Nadal.

Ma attenzione: «Ogni anno fa storia a sé e il nostro impegno rimane quello di prevenire per tutelare il reddito degli agricoltori».

Una pioggia salutare la definisce Claudio Zambon, vice presidente Condifesa TVB. «Il mese cruciale è luglio sia per l'uva che per i seminativi - conclude - Non ci sono state precipitazioni abbondanti ma continue che hanno permesso alle colture di respirare».

Ultimo aggiornamento: 11:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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