VENEZIA - Dall’Europa un milione e mezzo di euro agli studiosi dell’Università Ca’ Foscari per ripopolare la laguna di Venezia di fanerogame marine, piante acquatiche oggi quasi scomparse dall’ambiente lagunare la cui presenza aumenta la stabilità del sedimento mitigando il processo di erosione dei fondali.
Saranno i pescatori, appositamente formati dallo staff scientifico dell’ateneo, a svolgere gli interventi di trapianto di queste piante nella parte settentrionale della laguna nell’area attono all’isola di Torcello. Nell’habitat a fanerogame i sedimenti vengono difficilmente messi in sospensione e le acque risultano limpide e trasparenti.
In quanto piante, sono importanti produttori primari che quindi producono l’ossigeno che garantisce la sopravvivenza degli organismi animali, per i quali sono anche un’importante fonte di nutrimento e di rifugio. Alle fanerogame sono associate anche altre forme vegetali meno complesse ma di elevato pregio ecologico.
Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 10:15
© RIPRODUZIONE RISERVATA Saranno i pescatori, appositamente formati dallo staff scientifico dell’ateneo, a svolgere gli interventi di trapianto di queste piante nella parte settentrionale della laguna nell’area attono all’isola di Torcello. Nell’habitat a fanerogame i sedimenti vengono difficilmente messi in sospensione e le acque risultano limpide e trasparenti.
In quanto piante, sono importanti produttori primari che quindi producono l’ossigeno che garantisce la sopravvivenza degli organismi animali, per i quali sono anche un’importante fonte di nutrimento e di rifugio. Alle fanerogame sono associate anche altre forme vegetali meno complesse ma di elevato pregio ecologico.
