Spariti 150 mila euro, avvocatessa denunciata dal cliente a processo

Martedì 2 Novembre 2021
La toga di un avvocato
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VENEZIA - È accusata di essersi appropriata dell'ingente somma di 150 mila euro, approfittando del fatto di essere stata autorizzata ad operare sul conto corrente di proprietà di un cliente per portare a termine un'operazione immobiliare.
L'avvocatessa Gigliola Valenti Stocco, 78 anni, è stata rinviata a giudizio e dovrà comparire il prossimo 9 novembre di fronte al giudice penale di Venezia Ilaria Sichirollo.
A sporgere querela è stato lo stesso cliente della nota legale veneziana, il quale sostiene che Gigliola Valenti Stocco avrebbe effettuato prelievi dal suo conto corrente senza motivo, rifiutandosi successivamente di restituire le somme.

Ma non solo: nel 2016, di fronte alla richiesta di ottenere spiegazioni in merito ai movimenti bancari, non avrebbe consegnato la documentazione richiesta, limitandosi a rispondere che aveva necessità di tempo per raccogliere la documentazione e ordinare i fascicoli.


IMPUTAZIONE COATTA

In una prima fase, a conclusione delle indagini preliminari, la Procura aveva chiesto l'archiviazione dell'inchiesta, ritenendo che l'eventuale reato fosse già coperto da prescrizione per il troppo tempo trascorso. Ma la gip Francesca Zancan ha imposto la formulazione del capo d'imputazione sostenendo che la mancata consegna dei rendiconti ha impedito al cliente di avere contezza prima della situazione e, di conseguenza il termine di prescrizione non può ritenersi trascorso. Questione che sarà sicuramente posta nuovamente nel corso del processo.
Il cliente si è costituito parte civile con l'avvocato Marco Franco per ottenere la condanna di Gigliola Valenti Stocco al risarcimento dei danni sofferti. La difesa rappresentata dall'avvocato Renato Alberini, contesta ogni addebito ed è pronta a dimostrare in aula che non vi è stata alcuna appropriazione indebita. «Il dibattimento accerterà la correttezza del comportamento professionale della mia assistita», spiega il legale.
Il caso è piuttosto complesso e prende il via nel 2002, quando l'avvocatessa Valenti Stocco suggerì al suo cliente di versare 150 mila euro su un conto al fine di poter definire la compravendita di un immobile, per la quale era in corso da anni un contenzioso. Il cliente sostiene di non aver mai effettuato operazioni: ciò nonostante il conto si è svuotato. Dei movimenti del conto nei primi anni non vi è alcun rendiconto disponibile: sono già stati distrutti dalla banca in quanto trascorsi troppi anni.


SOSPENSIONE DALL'ORDINE

Nel frattempo l'avvocatessa Valenti Stocco è stata sospesa dalla professione per tre mesi a seguito di un provvedimento del Consiglio di disciplina dell'Ordine degli avvocati, in relazione ad una somma tenuta in deposito fiduciario e che, secondo le accuse, non sarebbe poi stata restituita. Nella causa civile di primo grado il giudice ha dato ragione all'avvocatessa Valenti Stocco, ma il Consiglio di disciplina ha ravvisato in ogni caso un comportamento contrario all'etica professionale da parte della legale veneziana.

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