CHIOGGIA - È Armido Boscolo Cegion, ex capo cuoco dell'Ospedale di Chioggia, Testimone di Geova, a tracciare un quadro di Rossano Boscolo Contadin che nella Congregazione entrò quando era ancora molto giovane, negli anni 70. Rossano Boscolo è deceduto sabato, in seguito a un tragico incidente stradale sull'Arzerone. I due conducenti che l'hanno investito ora sono indagati per omicidio stradale. «La sua famiglia era numerosa e povera, composta da una decina di persone e lui aveva cominciato da adolescente a darsi da fare per aiutarla - ci racconta -. Rossano aiutava il padre, pescatore, a raccogliere i vermi in laguna, nelle secche, arrivando fino a Venezia.
IL LAVORO
Un lavoro duro e rischioso. Rossano era giovane ma non si era tirato indietro. In quegli anni aveva cominciato anche a frequentare la palestra - ricorda - praticando pugilato, erano tempi in cui si stava diffondendo anche il karate, ma lui preferiva frequentare la palestra. In questo periodo aveva avuto modo di incontrare due Testimoni di Geova che gli avevano fatto conoscere la Bibbia e i valori delle Sacre Scritture. A riguardo si è dimostrato subito molto interessato, attento e curioso. Il contesto in quei tempi era difficile. Rossano non aveva frequentato molto la scuola - racconta Armido - ed era il periodo in cui a Chioggia cominciavano a circolare droghe pesanti, stiamo parlando di eroina. In ospedale, dove io lavoravo come capo cuoco, arrivavano tanti casi di ragazzi rovinati dalla droga. Non che Rossano facesse uso di droghe ma questo era il contesto in cui si viveva allora, pericoloso, in cui rischiavano di essere coinvolte le persone che si trovavano in situazioni fragili e particolari. Rossano aveva avuto la fortuna di attaccarsi invece alla fede e di vedere in essa l'opportunità di conoscere un mondo pulito con la certezza, dettata dalla fede, dell'esistenza del Paradiso Terrestre».
«Non si era mai sposato, non ne aveva intenzione - ricorda Armido -. La sua intenzione era fare proselitismo, diffondere tra i giovani la parola di Dio. Si è sposato quando aveva circa una cinquantina d'anni, con Pinuccia, che era rimasta vedova, anche lei facente parte della Congregazione. Ha continuato a studiare la Bibbia, mettendo in pratica i consigli, dedicandosi completamente al servizio missionario, in modo zelante e pronto. Avendo vissuto la gioventù nel periodo in cui circolavano le prime droghe e vedendo il percorso fatto da alcuni suoi coetanei, si è dedicato ai giovani e a cercare di farli uscire dai problemi legati alle dipendenze. Ha aiutato molte persone - racconta Armido - a uscire dai problemi legati alla droga. Sono molti coloro che sono riusciti ad affrontare i propri problemi grazie a Rossano e all'aiuto concreto che gli ha saputo dare».
«L'incidente è stato un avvenimento imprevisto. Aveva terminato il suo giro, probabilmente stava andando a trovare un'altra persona che aveva bisogno di ascoltare le sue parole o alla quale avrebbe voluto prestare aiuto. Ma secondo le Sacre Scritture Rossano tornerà in carne e ossa, quando sarà il momento» conclude Armido, proclamatore anziano per l'esperienza maturata e pastore tra i Testimoni di Geova di Chioggia, come era Rossano.