VENEZIA - È stata sollevata, per la prima volta, una schiera completa delle paratoie del Mose, il sistema di salvaguardia di Venezia e laguna dalle acque alte.
Si tratta di quella posizionata alla bocca di porto di Lido nord, lato Cavallino-Treporti.
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«Siamo orgogliosi del lavoro al quale siamo stati chiamati 16 mesi fa dalle imprese in un momento di straordinaria emergenza. In poco più di un anno - ha detto il presidente commissariato del Consorzio Venezia Nuova, Mauro Fabris - abbiamo finito l'alloggiamento di tutti i cassoni alle tre bocche di porto. Oggi, nel mese che ricorda la tragica alluvione del 1966, abbiamo portato alla fase finale la costruzione delle dighe mobili per la salvaguardia di Venezia grazie al lavoro sul campo di progettisti, tecnici, maestranze e dipendenti del Consorzio Venezia Nuova. Importante è anche il via libera, ottenuto ieri, ai finanziamenti per il Mose da parte del Cipe mentre il Prefetto di Roma si accinge ad affidare al commissario, chiesto dall'autorità Anticorruzione, il completamento dell'opera: unico obiettivo al quale tutti miriamo».
Al completamento dell'intera opera, previsto per il 2017, manca ancora la posa delle schiere di paratoie di Lido sud, Malamocco e Chioggia.