Mira. La torre dell'acquedotto trasformata nella meridiana più alta d'Europa

Giovedì 30 Novembre 2023 di Luisa Giantin
MIRA La torre piezometrica di Borbiago diventa un'opera d'arte

MIRA (VENEZIA) - Un’anonima torre piezometrica trasformata nella meridiana più alta d’Europa grazie all’opera di un artista e di un esperto di gnomonica, ovvero l’arte di costruire gli orologi solari. Accade a Borbiago di Mira, in via Giovanni XXIII, dove la torre dell’acquedotto, costruita tra il 1958 e il 1960, per garantire la distribuzione dell’acqua nella zona ed alta 32 metri è stata trasformata in una gigantesca meridiana solare, come quelle che si realizzavano nelle facciate delle ville o delle chiese della Riviera per consentire a tuti, compresi i contadini che non possedevano l’orologio di sapere quale ora fosse. 
La singolare opera è stata presentata ieri a Borbiago alla presenza del sindaco di Mira Marco Dori e del collega di Mirano Tiziano Baggio, da Andrea Razzini direttore di Veritas ed illustrata dall’artista Alessandro Ferri e dall’esperto di gnomonica Giuseppe De Donà. 

I LAVORI
«Veritas ha effettuato degli interventi di manutenzione periodica sulla struttura della torre piezometrica di Borbiago, che a differenza di altre, continua a svolgere la sia funzione – ha spiegato Razzini - con l’applicazione di vari strati protettivi di intonaco.

Ma abbiamo voluto valorizzarla attraverso l’opera di un artista rendendola così più interessante e utile». 

L'OPERA
Grazie all’opera dell’artista Ferri (in arte Dado), la torre piezometrica è stata trasformata nella più grande meridiana a terminatore d’ombra (orologio solare senza gnomone) d’Europa creata anche grazie alle competenze dello gnomonista Aurelio Pantanali e di Lidia Furlan, responsabile del progetto per l’arredo urbano. In pratica il serbatoio di calcestruzzo, a 25 metri da terra, alto 5 metri e con un diametro di 12, in grado di contenere 450 metri cubi di acqua, di forma cilindrica è stato trasformato in un quadrante solare, senza l’asta, denominata gnomone, e l’ombra segnata dall’asta è stata invece sostituita da un “terminatore”, rappresentato da una linea “fittizia” data dalla separazione tra la parte in ombra e la parte illuminata. Ai piedi della torre sono stati affissi dei pannelli esplicativi ma, su suggerimento di alcuni cittadini di Borbiago, a inizio anno sarà organizzato in incontro per la cittadinanza. «Siamo veramente orgogliosi di ospitare nel nostro comune la meridiana più alta d’Europa – ha commentato il sindaco Dori. – Fa piacere poi sapere che questa realizzazione è stata seguita con grande interesse anche dagli stessi borbiaghesi. L’autore dell’opera, Dado, invece ha sottolineato come “la meridiana di Borbiago sia frutto dell’incontro e commistione di molteplici discipline: arte, matematica, astrofisica, architettura, storia, filosofia, un’opera trasversale e preziosa, unica per la sua concezione e singolarità». 

Ultimo aggiornamento: 17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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