Quattro raid in due mesi nello stesso condominio: il "film" del ladro all'opera

Domenica 14 Gennaio 2024 di Fulvio Fenzo
Il condominio di via Villabona 140 preso ripetutamente di mira dai ladri

MARGHERA - Se non è un record, poco ci manca. E comunque, in questo condominio di via Villabona 140, a Marghera, ne avrebbero fatto volentieri a meno: in meno di due mesi, cioè dall’inizio di dicembre, i ladri hanno colpito per quattro volte, entrando negli appartamenti di quasi un terzo dei quindici condòmini. L’ultimo raid nella tarda serata dell’altroieri, venerdi, approfittando dell’assenza dei residenti, ma questa volta, almeno, i ladri sono stati filmati dalle telecamere.

L’unica (magra) consolazione, però, perché i malviventi se ne sono ugualmente andati dopo aver razziato gioielli ed altri oggetti di valore. Senza contare i danni.

UNO DIETRO L’ALTRO

La palazzina si trova ai margini di via Villabona, stretta tra l’autostrada e il cavalcavia che porta dall’altra parte, in via Bottenigo, con la strada illuminata da un paio di lampioni la cui luce, però, non arriva su una stradina sterrata retrostante chiusa da una semplice sbarra. Ed è da lì che, a sentire i residenti, i ladri riuscirebbero ad entrare muovendosi praticamente indisturbati e protetti dal passaggio delle auto e dall’oscurità. E così la prima volta, all’inizio del mese scorso, i malviventi hanno scavalcato la recinzioni e sono saliti al piano superiore arrampicandosi per la grondaia. Da qui hanno raggiunto un terrazzino e forzato la portafinestra per entrare in un alloggio. Un primo colpo andato però quasi a vuoto perché, in quel momento, è rientrato uno dei residenti in casa e i ladri sono fuggiti calandosi giù e perdendo in giardino parte della refurtiva, tra cui delle carte di credito. «Passati pochi giorni, però, si sono ripresentati e sono entrati in un altro appartamento, arraffando anche capi di abbigliamento - raccontano in via Villabona - e poi, nei giorni successivi, hanno colpito in uno degli appartamenti del piano inferiore». Tre colpi che hanno convinto diversi inquilini a cercare qualche modo per difendersi, tra cui il sistema di videosorveglianza installato dalla quarta vittima dei raid.

BRUSCO RISVEGLIO

Vittima che attualmente si trova all’estero, con un altro fuso orario, e che in piena notte è stata risvegliata dall’alert dello smartphone collegato alle telecamere di casa. «Sono iniziati ad arrivare i filmati di un ladro, apparentemente giovane, con scarpe rosse New Balance, pantaloni Nike, cappuccio e cappello, entrato nel giardino e poi in casa - racconta -. Si vede che inizia a rovistare e, a un certo punto, scopre la telecamera e la gira». Viene dato l’allarme e chiamati i genitori che, arrivati nell’abitazione, non potranno che fare la conta dei danni alle tapparelle e alla finestra, ma soprattutto dei gioielli sicuramente portati via dal ladro. «In casa mia hanno rubato alle 22.30, gli altri colpi erano invece stati messi a segno nel tardo pomeriggio... - riprende la vittima - Appena tornerò in Italia porterò i filmati alla polizia, ma diteci voi se è possibile vivere in un incubo simile, quello delle nostre case costantemente nel mirino dei ladri».

Ultimo aggiornamento: 08:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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