I furti spaventano Venezia, l'Ascom lancia l'allarme: «Impennata che preoccupa»

Lunedì 4 Marzo 2024 di Federica Repetto
Spaccate a Venezia

VENEZIA - «I negozi del centro storico di Venezia si sentono meno sicuri». È inequivocabile l'allarme lanciato da Roberto Panciera, presidente di Confcommercio Ascom Venezia, dopo le effrazioni e i furti in serie dei giorni scorsi (una decina di denunce in 4 giorni!), che non hanno risparmiato nemmeno la boutique di Dolce&Gabbana.
«Ho ricevuto molte segnalazioni - commenta Panciera - riguardo alla crescente situazione di insicurezza per i negozi della città, che non chiudono più le serrande alla sera come una volta.

Nonostante la presenza delle telecamere, il fenomeno si sta amplificando. Non riesco a capire se gli atti delittuosi avvengono in serie o se si tratta di singoli episodi, magari concentrati nelle prime ore del mattino. Certo che i fenomeni di microcriminalità sono all'evidenza in aumento. In quanto presidente di Confcommercio Ascom Venezia, ho chiesto un incontro con il Prefetto di Venezia, Darco Pellos, per un confronto su questo fenomeno, che non ha mai fatto parte del nostro contesto socio-economico. È una novità che ci lascia smarriti. Fenomeni del genere, a quanto mi risulta, non sono mai stati rilevati prima».

IL FATTORE DENUNCE
«Nella maggior parte dei casi - sottolinea - le denunce vengono fatte alla Polizia, ai Carabinieri o alla Polizia municipale. Conosciamo il fenomeno solo in modo episodico: se sono associati (gli iscritti alla nostra categoria sono in 600), ce lo segnalano. Tuttavia, ci sono molti fenomeni che colpiscono pure gli iscritti alle altre associazioni di categoria, vedi Confesercenti e Aepe, realtà con le quali siamo in contatto. Solo le forze armate hanno una visione d'insieme della dimensione del fenomeno. Le segnalazioni che ho ricevuto sono in realtà maggiori di quanto si possa immaginare».
L'appello agli associati di Confcommercio Ascom, intanto, è quello di "rispondere" puntando sulla sicurezza passiva. «È evidente - prosegue Panciera - che i commercianti cercheranno di attrezzarsi con vetri antisfondamento, oppure con telecamere interne o altri sistemi antifurto, e questo comporterà un aggravio di costi. Sicuramente alcuni commercianti avranno stipulato delle polizze assicurative, mentre altri penseranno di farlo. Ci sarà sempre un aumento dei costi per le aziende, peraltro in un periodo post Covid in cui il commercio non si è ancora ripreso, a differenza di altri settori come quelli alberghiero e ristorativo. Per i negozi, sembra che siamo ancora in una fase intermedia, e c'è il grande problema degli acquisti online che danneggiano le vendite».

SENSAZIONE DI INSICUREZZA
«Riguardo alla sensazione di insicurezza - conclude il presidente di Ascom Venezia- aggiungo il tema dei borseggi, che sono all'ordine del giorno e non si fermano neanche durante la bassa stagione, quando solitamente in questo periodo erano quasi completamente assenti. E lo dico sempre sulla base di segnalazioni ricevute».
Tra i negozianti presi di mira, nella notte tra venerdì e sabato, c'è Enrico De Marco, 44enne ex assessore a Marcon e proprietario della Società Agricola "Enrico De Marco". «Devo ringraziare le forze dell'ordine - spiega - ma credo che installerò presto una telecamera di sorveglianza. È assolutamente una priorità visto quanto è accaduto alla nostra attività. Dispiace riscontrare che i furti siano aumentati in questi giorni e abbiano colpito anche altre realtà, commercianti e ristoratori». E infine, Mirca Zorzetto, titolare del negozio "Solo Se" in calle Contarini Corfù. «Il ladro - racconta - è riuscito ad entrare e ha rubato articoli di bigiotteria e un iPad. Ho fatto subito denuncia, ma ora credo che installerò una porta più robusta. La sicurezza dei nostri clienti e del nostro personale è la nostra massima priorità e faremo tutto il necessario per garantirla».
 

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