Si rese complice di una truffa ai danni delle Poste, attribuendo 91 codici fiscali a persone inesistenti a fronte della presentazione di falsi documenti d’identità e di false attestazioni. Gianni Fagotto - 62 anni, di Portogruaro, dipendente dell’Agenzia delle Entrate - è stato condannato dalla Corte dei conti del Veneto al pagamento di oltre 30mila euro per il danno da disservizio provocato alla pubblica amministrazione per la quale lavorava.
La vicenda contestata dalla magistratura erariale è finita sotto accusa anche in sede penale e la Procura della repubblica di Venezia ha chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio di Fagotto e di altre 9 persone.
I codici fiscali rilasciati in modo irregolare, intestati a persone inesistenti, sono stati poi utilizzati, infatti, per ottenere dalle Poste un centinaio di piccoli prestiti, per un ammontare complessivo di oltre 400mila euro. Denaro successivamente fatto sparire.
Ultimo aggiornamento: 09:41
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I codici fiscali rilasciati in modo irregolare, intestati a persone inesistenti, sono stati poi utilizzati, infatti, per ottenere dalle Poste un centinaio di piccoli prestiti, per un ammontare complessivo di oltre 400mila euro. Denaro successivamente fatto sparire.