La carne sintetica non va, ma si fa largo tra i giovani. A Nordest sentimenti di "paura" e "incertezza" sui prodotti non naturali

Mercoledì 20 Marzo 2024 di Natascia Porcellato
La carne sintetica non va, ma si fa largo tra i giovani

L'Europa è divisa sulla carne sintetica: sono dodici i Paesi membri che hanno chiesto la moratoria su produzione e vendita di cibo prodotto in laboratorio. Tra questi c'è anche l'Italia, che già nel novembre scorso ha approvato un decreto che rende illegale la produzione e la vendita di questo tipo di prodotto. Ma quali sentimenti suscita la carne sintetica nell'opinione pubblica di Veneto, Friuli Venezia Giulia e della provincia di Trento? Guardando ai dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, i primi due sentimenti sono di Paura e Incertezza (entrambi 18%), seguiti da Indifferenza (15%) e Minaccia (14%). Curiosità e Opportunità, invece, raccolgono il 10% delle indicazioni ciascuno, mentre l'Odio (7%) supera la Speranza (4%) e lo Schifo (4%).

Nel complesso, dunque, sembra emergere un certo scetticismo verso la carne sintetica: i sentimenti negativi, infatti, coinvolgono il 43% dei nordestini, mentre l'area grigia di chi ancora non ha una posizione definita raggiunge il 33%, lasciando le reazioni positive al 24%.


Qual è l'orientamento degli intervistati rispetto all'ipotesi di vendere la carne sintetica? Il 57% è contrario, in ogni caso, mentre il 23% si dichiara a favore della commercializzazione, pur manifestando apertamente la volontà di non acquistarla.

Uno su cinque (20%), invece, non solo è aperto alla vendita della carne sintetica, ma la comprerebbe anche.

Su questo, particolarmente significativa sembra essere la variante generazionale: la contrarietà "senza se e senza ma" alla vendita di carne prodotta in laboratorio, infatti, sembra crescere all'aumentare dell'età dei rispondenti. Tra i giovani con meno di 25 anni, questo orientamento è fermo al 10%, mentre appare nettamente preponderante il favore verso l'ipotesi di mettere in commercio la carne sintetica (90%, e il 65% la comprerebbe). Una tendenza simile è osservabile anche tra coloro che hanno tra i 25 e i 34 anni: in questa classe d'età, infatti, la chiusura verso questo prodotto si ferma al 26%, mentre la stragrande maggioranza (74%) pensa che la carne sintetica debba essere resa disponibile ai consumatori (ma in questo caso la propensione ad acquistarla si ferma al 34%).
Anche tra quanti hanno tra i 35 e i 44 anni la contrarietà assoluta verso la carne sintetica appare minoritaria (43%), mentre la maggioranza si distribuisce (quasi) equamente tra chi la comprerebbe (28%) e chi no (29%).
Alla soglia dei 45 anni, sembrano invertirsi le componenti: tra quanti sono di età centrale, infatti, l'avversione verso la vendita di carne prodotta in laboratorio raggiunge il 59%, mentre l'orientamento più liberale scende al 41%, con una leggera prevalenza di quanti proverebbero ad acquistarla (22%) rispetto a quanti non lo farebbero (19%).
Tra gli adulti, poi, sembra farsi ancora più consistente il rifiuto verso questo prodotto (67%), e si riducono ulteriormente i margini di chi ne consentirebbe la vendita, sia ipotizzando di acquistarla (13%), sia escludendo questa ipotesi (21%). È tra gli over-65, però, che il favore alla vendita tocca il suo minimo (15%), mentre l'area della contrarietà alla carne sintetica raggiunge l'85%.

Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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