Carne colitavata, Meloni alla Cop 28: «No ai cibi fatti in laboratorio». Poi il bilaterale con Erdogan

Così il premier intervenendo alla Cop 28 di Dubai nel panel dedicato ai sistemi alimentari

Venerdì 1 Dicembre 2023
Carne colitavata, Meloni alla Cop 28: «No ai cibi fatti in laboratorio». Poi il bilaterale con Erdogan

«Siamo impegnati anche nell'incolumità alimentare: la nostra sfida è non solo garantire alimenti per tutti ma assicurare alimenti sani per tutti».

Così il premier Giorgia Meloni, intervenendo alla Cop 28 di Dubai nel panel dedicato ai sistemi alimentari. La produzione alimentare non va considerata «come sopravvivenza» ma «mezzo per una vita sana». La ricerca «è essenziale» ma «non per produrre alimenti in laboratorio, magari andando verso un mondo in cui i ricchi possono mangiare alimenti naturali e ai poveri vanno quelli sintetici, con un impatto sulla salute che non possiamo prevedere, non è il mondo che voglio vedere».

Clima

«Nonostante i progressi compiuti dopo l'Accordo di Parigi, continuiamo a dover affrontare un evidente 'gap di adattamentò. E le risposte inadeguate non solo amplificano gli impatti del cambiamento climatico, ma aumentano anche le tensioni sulla scarsità delle risorse e ostacolano il progresso verso lo sviluppo sostenibile». Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento all'evento sull'adattamento ai cambiamenti climatici alla Cop28. «Ritengo pertanto - ha aggiunto - che questo primo Global Stocktake debba segnare un punto di svolta, inviare un messaggio politico chiaro e costruire un quadro più efficiente per i nostri sforzi comuni».

Piano Mattei

«Una sostanziale parte del nostro progetto per l'Africa», il Piano Mattei, «che è basato sulla cooperazione con il continente africano, è diretto al settore agricolo. Ma il nostro scopo non è fare della beneficenza. L'Africa non ha bisogno di elemosina, ma di qualcosa di diverso: la possibilità di competere su un campo da gioco che sia equo. Dobbiamo aiutare questo continente a prosperare basandosi sulle sue risorse». Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al vertice 'Transforming Food Systems in the face of Climate Changè alla Cop28 in corso a Dubai. «Il continente africano - ha sottolineato - ha il 65% delle terre arabili presenti al mondo, ciò implica che con una adeguata tecnologia e un adeguato addestramento possa soddisfare il proprio bisogno e la propria crescita economica».

Il bilaterale con Erdogan

Nel corso dello scambio di vedute tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan sono stati affrontati gli ultimi sviluppi della crisi a Gaza. Meloni, riferisce Palazzo Chigi, ha auspicato una nuova pausa umanitaria e sottolineato il ruolo della Turchia nell'evitare di allargare il conflitto al resto della regione. Entrambi i leader, che si sono incontrati a margine della Cop28 a Dubai, hanno riaffermato la volontà di contribuire alla sicurezza e alla stabilità in questa difficile fase della regione e l'importanza di iniziare sin d'ora a lavorare per una soluzione politica.

Il Pnrr

«Quello del Pnrr è forse uno degli obiettivi che ci hanno dato maggiori grattacapi e maggiori soddisfazioni. Parliamo del piano più imponente d'Europa». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una intervista a TgPoste. «Di fronte alla proposta di cercare di sistemare il piano, rivederlo in base alle mutate necessità, molti dissero 'si perderanno le risorse, questa cosa non si può farè. In poche settimane abbiamo ottenuto il pagamento della terza rata, abbiamo licenziato la quarta rata e saremo la prima nazione europea a riceverla, abbiamo modificato gli obiettivi concentrando le risorse su quello che era più necessario e quindi come dico di solito, impossibile lo dicono quelli che non hanno coraggio perché se si ha coraggio di fare le cose e si hanno le persone giuste che hanno voglia di fare camminare questa nazione i risultati si possono ottenere».

Ultimo aggiornamento: 19:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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