Un dossier per evidenziare le
responsabilità dell'azienda produttrice
del macchinario per la circolazione extracorporea
nelle infezioni dal batterio Chimaera che hanno colpito le
persone operate al cuore. Lo stanno mettendo a
punto le unità di microbiologia delle Usl venete. A partire
da quelle di Treviso e Mestre.
È il primo passo verso la denuncia, su cui deciderà
la Regione, contro LivaNova, società inglese con polo
operativo in Germania, che ha prodotto l'apparecchiatura usata
negli interventi di cardiochirurgia all'interno della quale
sembrava annidarsi proprio il Mycobacterium chimaera. In
Veneto fino ad oggi sono state registrate 18 infezioni, che hanno
causato sei morti.
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