Comunità energetica, a Lignano arriva la prima "in spiaggia" e diventa un caso studio

Lunedì 4 Settembre 2023 di Redazione Udine
Comunità energetica, a Lignano arriva la prima "in spiaggia" e diventa un caso studio

A Lignano la prima comunità energetica rinnovabile “balneare” d’Italia. Secondo gli esperti della rassegna Economia Sotto l’Ombrellone finalmente, dopo un ritardo normativo durato oltre cinque anni, ci sono le condizioni per colmare il gap che vede oggi l’Italia con 23 comunità energetiche attive e 39 in fase di attivazione, contro le 4.848 già attive in Germania a dicembre 2022.


LE COMUNITÀ
Le comunità energetiche rinnovabili (Cer) sono uno strumento fondamentale nei progetti di transizione ecologica dell’Unione Europea che le ha previste già nel Clean Energy Package approvato a fine 2016 e definite giuridicamente nel 2018 con la direttiva Red II, ma che in Italia hanno vissuto una stagione di incertezze e complicazioni normative che sembrano essersi finalmente risolte. Il ritardo accumulato dal nostro Paese, rispetto ai Paesi del centro-nord Europa è tuttavia notevole, tant’è che a oggi nella penisola sono attive solo 23 Cer (e 39 sono in fase di realizzazione) contro, ad esempio, le 4.848 Cer che la Germania aveva già attive a dicembre 2022. Lo hanno sostenuto, Michela Vogrig, presidente di Legacoop Fvg, Mauro Antonio Guarini, cofondatore e vicepresidente della cooperativa benefit udinese, Part Energy e Giorgio Ardito, presidente della società Lignano Pineta, relatori del quarto e ultimo incontro Economia sotto l’ombrellone 2023, svoltosi a Lignano Pineta.

Ai relatori si è unito il vicesindaco e assessore all’ambiente, Manuel Massimiliano La Placa, che ha illustrato l’impegno del Comune per la realizzazione della comunità energetica a Lignano e per la realizzazione di alcuni impianti fotovoltaici su edifici di proprietà comunale.


PALUZZA
«Le Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer) sono uno strumento strategico per affrontare le sfide che la transizione energetica ci pone – ha affermato la presidente di Legacoop Fvg, a cui aderisce Part-Energy, cooperativa finalizzata alla creazione di Cer – anche se è bene ricordare che forme di comunità energetiche erano presenti nella nostra regione fin da inizio ‘900. Ne è un ottimo esempio la storica cooperativa Secab di Paluzza che continua a produrre e distribuire energia elettrica in molti comuni della Valle dell’Alto Bût da fonti completamente rinnovabili». Ardito, presidente della società Lignano Pineta, che è stata fra i promotori, insieme al Comune, della Comunità Energetica in fase di costituzione a Lignano Sabbiadoro, ha sottolineato i notevoli vantaggi della Cer lignanese che rappresenta il primo esempio di Cer costituita in un comune balneare italiano e che sarà utilizzata dall’Enea come case history o modello per calcolare le medie produttive e di consumo delle future Cer italiane. «Come operatori turistici del Comune di Lignano – ha detto – abbiamo sempre ritenuto che fosse utile sia realizzare impianti energetici ambientalmente sostenibili, sia trovare soluzioni condivise per la nostra località. Abbiamo realizzato sui tetti delle villette accanto all’hotel President di nostra proprietà impianti per 73 Kwh che consumiamo in parte o totalmente durante la stagione turistica. Ci piacerebbe, però, nel momento in cui l’albergo è chiuso o a inizio e fine stagione, poter mettere a disposizione della comunità tutta l’energia non consumata. Un altro impianto lo abbiamo realizzato su un altro immobile in concessione demaniale per altri 20 Kwh e qui riusciamo a consumare tutto l’anno solo una parte dell’energia prodotta e volentieri la metteremmo a disposizione della rete. Altri due impianti fotovoltaici già progettati e in parte realizzati per quanto riguarda la guaina su cui poggiano i pannelli su un grande immobile di proprietà per un totale di 180 Kwh, restano purtroppo però – ha proseguito Ardito -, in standby e con altri impianti che volevamo installare, perché stiamo aspettando una risposta dall’Unione Europea a un provvedimento italiano che, sembra, avere qualche problema in tema di aiuti di Stato e al quale l’Ue non ha ancora dato risposta dal marzo scorso. A prescindere, comunque, dagli impacci burocratici, noi ci siamo lanciati, insieme al Comune e ad altri operatori, nella creazione della Comunità Energetica di Lignano perché, come detto la riteniamo utile alla comunità. Siamo inoltre entusiasti del fatto che Lignano possa essere una “case history” per Enea». Proprio in un’ottica inclusiva e che estenda i benefici della Cer lignanese, il vicesindaco La Placa ha, infine, auspicato che in futuro essa possa essere allargata al vicino comune di Latisana

Ultimo aggiornamento: 11:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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