Bonus ai dirigenti sanitari, il premio supera i 9 milioni di euro

Mercoledì 2 Giugno 2021 di Maurizio Bait
Bonus ai dirigenti sanitari, un assegno da 9 milioni

UDINE -  Nello spirito di gratificare soprattutto coloro che si sono impegnati nell’emergenza Covid, la Regione mette in campo 9,378 milioni di euro complessivi per erogare alla dirigenza del Servizio sanitario del Fvg le cosiddette “risorse aggiuntive” relative al 2021. Di tale somma, 7,009 milioni costituiscono l’erogazione diretta mentre i restanti 2,369 milioni rappresentano gli oneri riflessi (innanzitutto i contributi previdenziali versati dal datore di lavoro). Lo stabilisce una delibera approvata dalla Giunta Fedriga su proposta del vicepresidente e assessore alla Salute Riccardo Riccardi, che recepisce l’accordo raggiunto il 10 maggio scorso fra la Regione e le organizzazioni sindacali della dirigenza sanitaria. La parte più consistente delle ricorse in questione, pari all’80% (5,607 milioni) sarà attribuita alle tre Aziende sanitarie del Fvg, all’Arcs, al Centro di riferimento oncologico di Aviano e all’Istituto infantile Burlo Garofalo di Trieste sulla scorta della consistenza dei dirigenti in servizio Azienda per Azienda, mentre il rimanente 20% (pari a 1,402 milioni) si commisura alla consistenza della sola popolazione che abita i territori di rispettiva competenza. All’Arcs andranno 23.245 euro, all’Azienda sanitaria del Friuli occidentale 1,368 milioni, a quella del Friuli centrale 3,033 milioni, all’Asugi 2,071 milioni, al Cro di Aviano 240.760 euro e infine al Burlo di Trieste 272.308 euro. Le singole Aziende non potranno erogare nemmeno un euro, tuttavia, se prima non avranno formalizzato i cosiddetti “atti aziendali”, ossia i documenti di programmazione. Tali adempimenti devono trovare definizione entro due mesi dalla sottoscrizione dell’accordo sindacale e pertanto entro il 10 luglio prossimo. 
LE PRIORITÀ
Ma con quali criteri saranno distribuite tali ricorse ai dirigenti? La delibera della Giunta regionale è al proposito alquanto precisa: al primo posto campeggia l’emergenza legata alla pandemia da Covid 19, al secondo la campagna di vaccinazione di massa.

Nel primo caso, s’intendono premiare i dirigenti direttamente impegnati nell’attività di contrasto alla diffusione del virus o comunque impegnati nella gestione o nel contenimento dell’emergenza pandemica, anche in forma indiretta. I dirigenti che abbiano partecipato anche indirettamente – si legge nell’accordo sindacale – o che abbiano fornito supporto nella gestione dell’emergenza sono valorizzati sulla base di specifiche progettualità definite a livello aziendale per il 2021. Attenzione: l’intesa prevede che tali progettualità debbano indicare i beneficiari e gli importi assegnati, che vanno erogati con “modalità tali da non configurare situazioni di irreversibilità o di distribuzione indistinta”. Come dire: premiare chi lo merita per davvero e non tutti quanti. Saranno premiati i dirigenti che a vario titolo sono stati e sono tuttora impegnati nell’organizzazione delle sedute vaccinali, nell’allestimento e nella logistica, ma anche nell’accoglienza dei cittadini da vaccinare, nella verifica delle prenotazioni, nella raccolta delle anamnesi pre-vaccinali e delle informative sul consenso informato. Analogo discorso vale per chi è impegnato – sempre a livello di dirigenza - nella distribuzione e nello stoccaggio dei vaccini, nella preparazione delle dosi e nella somministrazione del vaccino, nella stesura di procedure e protocolli e nelle attività di formazione preparatoria allo svolgimento dell’attività vaccinale, come anche all’osservazione delle persone appena vaccinate e alla registrazioni delle avvenute vaccinazioni nel sistema informativo regionale

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