Scuole e PalaDosson, il Comune le ricompra con 190mila euro dopo 40 anni di contenzioso legale

«Dopo quasi 40 anni abbiamo chiuso la questione - spiega il sindaco Carraretto - nel tempo, nessuno ne era venuto a capo. E non nascondo di essere fiero di esserci riuscito».

mercoledì 23 aprile 2025 di Mauro Favaro
Scuole e PalaDosson, il Comune le ricompra con 190mila euro dopo 40 anni di contenzioso legale

CASIER - La proprietà delle aree dove sorgono le scuole e il PalaDosson è stata contesa per quasi 40 anni. Ma ora, dopo una serie di ricorsi e altrettante sentenze, è stata messa la parola fine. Il Comune ha stretto un accordo con i 4 proprietari residenti tra il padovano e il veneziano: verserà un totale di 190mila euro in cambio della loro definitiva rinuncia a ogni azione legale. Il patto è stato formalmente timbrato dalla giunta del sindaco Renzo Carraretto. «Dopo quasi 40 anni abbiamo chiuso la questione - spiega il primo cittadino - nel tempo, nessuno ne era venuto a capo. E non nascondo di essere fiero di esserci riuscito». Così le scuole e il palazzetto dello sport di Dosson, anche se la contesa riguardava solo parte delle aree, adesso sono definitivamente del Comune. Senza più dubbi.

LA VICENDA

È lunga e articolata. Nel 1985 i privati proprietari delle aree nella zona di via Fermi, non distante dal municipio, avevano stipulato una convenzione con il Comune per determinare il prezzo di cessione proprio in vista della costruzione delle opere pubbliche. Ma nel 1988 è iniziata la battaglia legale. Secondo la famiglia, erano state occupate anche aree non previste nella convenzione. Da qui il ricorso al tribunale di Treviso con richiesta di risarcimento e restituzione delle superfici. In primo grado aveva vinto il Comune. Ma in appello, dopo un primo passaggio in Cassazione, il municipio era stato condannato a pagare quasi 240mila euro, più la rivalutazione e gli interessi. Non solo. L’anno scorso il Tar ha annullato il provvedimento del Comune che nel 2018 aveva respinto la richiesta di restituzione delle aree o di via libera a un atto di acquisizione sanante. E oggi ci sono ancora dei ricorsi pendenti sia davanti alla Corte di Cassazione che al Consiglio di Stato. Adesso le parti hanno deciso di fermarsi qui.

I TERMINI

La transazione è stata messa nero su bianco. Il municipio verserà 190mila euro a chi ha ereditato le aree. «Oltre a mettere le cose in ordine - sottolinea Carraretto - l’accordo consente anche di mettere le casse comunali al riparo». In cambio della somma, la famiglia si è impegnata a rinunciare alla richiesta del 2018 di restituzione delle aree e a ritirare i ricorsi pendenti. Dopodiché il Comune a sua volta rinuncerà ai ricorsi in Cassazione. Si è cercato di sviluppare il testo dell’accordo nel modo più netto possibile. La famiglia rinuncia, «per sé e per aventi causa, a ogni pretesa sui beni oggetto del contenzioso e così sulle aree occupate e sulle opere pubbliche realizzate dal Comune di Casier - si tirano le fila - e riconoscono che il Comune sia pieno proprietario di tutte le opere pubbliche realizzate sulle aree occupate, compresi il palazzetto e l’edificio scolastico».

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