TREVISO - Anno nero, il 2024, per gli incidenti mortali sulle strade della Marca.
Il quadro
A fronte di dati preoccupanti, che sollevano molteplici interrogativi, seguono dati un po’ più tranquillizzanti in quanto diminuiscono i denunciati per i reati collegati all’abuso di alcol e di sostanze stupefacenti, tra le prime cause di incidentalità, insieme all’uso del telefonino al volante. Lo scorso anno sono stati 381 i denunciati per guida in stato di ebbrezza mentre quest’anno il numero cala a 340 con un tasso inferiore di circa il 10%. Mentre gli incidenti collegati sempre all’ubriachezza al volante sono stati 164 nel corso dell’anno: 2 di questi sono stati mortali mentre gli altri hanno fatto registrare 94 feriti. Anche i denunciati per guida sotto l’effetto di droga sono stati inferiori quest’anno: si parla di 48 nel 2024 a fronte dei 53 registrati nel 2023, con un calo del 10 per cento. In sintesi, emerge una lieve diminuzione dell’incidentalità collegata all’abuso di sostanze e alcol. Ma un netto aumento degli incidenti mortali dovuti a distrazione, sorpassi azzardati e velocità ben oltre i limiti consentiti. E tutto questo mentre quindi giorni fa, precisamente il 14 dicembre, è entrato in vigore il nuovo Codice della strada che prevede un inasprimento delle multe e della decurtazione dei punti patente, tra le altre cose, proprio per chi si mette al volante ubriaco.
Il commento
Il comandante della Polizia stradale, Simone Morello, mette alcuni puntini sulle “i” e chiarisce: «Non parliamo di “nuovo Codice della strada” ma di un ampio e mirato intervento tecnico con carattere d’urgenza volto ad arrestare la mortalità sulle nostre strade». Poi, sottolinea: «La riforma realizzata rappresenta l’anticamera per il nuovo Codice della strada visto che in essa è stata inserita la delega per la sua adozione. Certo, è presto per fare bilanci. Ma la prima cosa che balza agli occhi girando per strada è un meno marcato utilizzo del telefonino durante la guida a fronte della sanzione accessoria del ritiro e della sospensione della patente di guida, ora immediatamente applicabile all’atto della contestazione». Le premesse, dunque, sono buone. Resta da vedere come verranno assorbite dal popolo della strada.
La solidarietà
«Voglio lanciare un messaggio unitario, come istituzioni, di solidarietà alle famiglie di coloro che hanno perso la vita a causa di un incidente – le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – A fronte dei dati, che restano tragicamente alti, come Provincia stiamo lavorando costantemente in sinergia con la Prefettura, con l’Usl e con tutte le realtà del tavolo per la sicurezza stradale (forze dell’ordine, vigili del fuoco, autoscuole, assicurazioni e associazioni sensibili al tema) per realizzare specifici appuntamenti dedicati alla cittadinanza, di tutte le età, giovani, adulti e anziani, per fornire informazioni e formazione utili a prevenire i sinistri». poi, aggiunge: «Ricordo che alle attività di prevenzione e sensibilizzazione si affiancano investimenti sulla rete stradale provinciale, che nell’ultimo triennio ammontano a oltre 40 milioni, per mettere in sicurezza ponti, incroci, rotatorie e piste ciclabili. Un doppio impegno, dunque, perché il nostro obiettivo a lungo termine resta sempre quello dell’orizzonte “zero vittime” dell’agenda 2050 europea». Il presidente «ribadisce comunque un invito alla prudenza, affinché la distrazione non sia più la prima tragica causa di incidente mortale».