Emanuel Della Giustina, lo chef stroncato da un infarto a 50 anni: lutto a Fregona

mercoledì 4 dicembre 2024 di Claudia Borsoi
Lo chef Emanuel Della Giustina, 50 anni

VITTORIO VENETO  Nonostante mancasse da alcuni anni da Fregona, dove era nato e cresciuto e dove ancora era benvoluto, ha destato profondo cordoglio la morte di Emanuel Della Giustina, 50 anni, stroncato da un improvviso arresto cardio-circolatorio.

Chef di professione, come indicato nell’epigrafe, era figlio di Rita Rizzo, anche lei scomparsa improvvisamente in giovane età e ancora ricordata con profondo affetto dalla comunità di Osigo. «A Fregona Emanuel aveva ancora molti amici, oltre alla sorella: da tutti è ricordato come una bella persona» afferma il sindaco Giacomo De Luca. Il 50enne lascia Francesco, la sorella Barbara con Alessio, le zie e gli zii e i cugini. Oggi, giovedì, alle 15 nella chiesa di Osigo il funerale. 

A Ceneda di Vittorio Veneto cordoglio invece per l’improvvisa morte di Claudio – Willy – Freschi, 68 anni, soffocato da un boccone di cibo andatogli di traverso. La tragedia si è consumata in un momento di festa, quello dei Festeggiamenti dell’Immacolata a Formeniga. Qui, sabato sera, Freschi era arrivato con un gruppetto di amici, una compagnia di scapoli con cui era solito uscire per trascorrere delle serate tra chiacchiere, buon cibo e risate. Lui era una persona molto gioiosa ed era uno dei trascinatori del gruppo. Sabato avevano deciso di cenare alla sagra in corso a Formeniga. Intorno alle 22 la tragedia. «Claudio stava cenando in compagnia di amici – ripercorre Gildo Pradal, presidente dell’associazione San Pancrazio alla regia dei Festeggiamenti dell’Immacolata -. Io non ero presente in quei minuti, ma mi hanno riferito che all’improvviso si è alzato in piedi, ha avuto come un sussulto forse nel tentativo di respirare e poi è stramazzato a terra senza dare alcun cenno di vita. Sul momento non si era capito che fosse colpa di un boccone andato di traverso, perché nessuno lo ha visto o sentito tossire nel tentativo di espellerlo. Molti avevano pensato fosse un attacco di cuore. A pochi metri da lui c’era un’infermiera dell’ospedale di Vittorio Veneto che subito, capita la gravità della situazione, si è prodigata per rianimarlo. In suo aiuto è poi arrivato anche un infermiere del pronto soccorso dell’ospedale di Vittorio Veneto che si trovava al piano inferiore della struttura in cui si cena. Si sono alternati nel massaggio cardiaco per mezz’ora circa, fino all’arrivo dell’ambulanza. Per Freschi non c’è stato però nulla da fare nonostante l’immediato soccorso». Ieri l’addio in forma privata al 68enne. Da quanto poi appreso, gli accertamenti medici hanno confermato la presenza del boccone andato di traverso. «Una tragica fatalità» afferma affranta l’associazione San Pancrazio che sabato aveva subito sospeso i festeggiamenti nel rispetto del 68enne pensionato e a lungo lavoratore della Sicca.

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