Battello si incaglia in mezzo al fiume Po, paura per le 56 persone a bordo

Mercoledì 21 Giugno 2023 di Francesco Campi
Battello si incaglia in mezzo al fiume Po, paura per le 56 persone a bordo

MELARA (ROVIGO) - Un vero e propri naufragio in mezzo al Po. Può sembrare quasi divertente, ma non lo è stato affatto per le 56 persone a bordo del battello che si è incagliato in mezzo al fiume nel pomeriggio di ieri.

Le portate in questo momento, grazie alle intense piogge di maggio e di inizio giugno, hanno infatti riportato i livelli idrometrici a valori più consoni alle medie storiche, tali quindi da garantire la navigazione che l'anno scorso, di questi tempi, risultava pressoché impossibile, ma ancora qualche segno della siccità vissuta per un anno e mezzo c'è ancora, più o meno visibile. Come, appunto, un banco di sabbia insidioso, contro il quale si è arenata la nave da crociera fluviale con a bordo ben 56 persone.


Teatro della disavventura nautica è stato il tratto del fiume, naturalisticamente pregevole, fra Melara e la spiaggia di Borgofranco, che segna il confine con la provincia di Mantova, in corrispondenza di un'ansa dolce. Un fuoriprogramma che per i turisti ha inizialmente provocato qualche attimo di smarrimento e timore.


SOCCORSI TEMPESTIVI
A intervenire tempestivamente, prestando soccorso ai naufraghi e trasbordandoli sulla terraferma, dalla parte polesana, è stato il personale dell'Aipo, l'Agenzia interregionale per il Po, è più precisamente gli addetti al controllo della navigabilità, la profondità, le condizioni e i movimenti di un fiume. Sono stati, infatti, i meatori Aipo di Revere e Felonica, utilizzando due natanti normalmente adibiti al servizio di misurazione della profondità dei fondali, a trasportare le persone, a piccoli gruppi e in più viaggi, dall'imbarcazione incagliata in mezzo al fiume fino al pontile di Melara, sulla sponda sinistra del Po.


È Aipo stessa a rimarcare che «le operazioni, durate alcune ore, si sono svolte con grande tranquillità e in sicurezza». La navigazione sul Po, dopo lo stop causato dalla pandemia al quale è seguito quello imposto dalla siccità, sembra aver trovato nuovo ossigeno. E, alle escursioni giornalieri, proposte da numerosi operatori locali, si stanno affermando anche le crociere vere e proprie, che durano una settimana, con l'intero servizio alberghiero sulla nave stessa, come in mare. mangia e si dorme sulla nave: e intanto si naviga. Le portate del Po non sono ancora tali da garantire, in questa stagione, viaggi in sicurezza a questo tipo di navi, ma gli operatori stranieri stanno guardando con crescente interesse a queste crociere, allargando il loro raggio rispetto alla sola laguna di Venezia.

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