MELARA (ROVIGO) - Un vero e propri naufragio in mezzo al Po. Può sembrare quasi divertente, ma non lo è stato affatto per le 56 persone a bordo del battello che si è incagliato in mezzo al fiume nel pomeriggio di ieri.
Teatro della disavventura nautica è stato il tratto del fiume, naturalisticamente pregevole, fra Melara e la spiaggia di Borgofranco, che segna il confine con la provincia di Mantova, in corrispondenza di un'ansa dolce. Un fuoriprogramma che per i turisti ha inizialmente provocato qualche attimo di smarrimento e timore.
SOCCORSI TEMPESTIVI
A intervenire tempestivamente, prestando soccorso ai naufraghi e trasbordandoli sulla terraferma, dalla parte polesana, è stato il personale dell'Aipo, l'Agenzia interregionale per il Po, è più precisamente gli addetti al controllo della navigabilità, la profondità, le condizioni e i movimenti di un fiume. Sono stati, infatti, i meatori Aipo di Revere e Felonica, utilizzando due natanti normalmente adibiti al servizio di misurazione della profondità dei fondali, a trasportare le persone, a piccoli gruppi e in più viaggi, dall'imbarcazione incagliata in mezzo al fiume fino al pontile di Melara, sulla sponda sinistra del Po.
È Aipo stessa a rimarcare che «le operazioni, durate alcune ore, si sono svolte con grande tranquillità e in sicurezza». La navigazione sul Po, dopo lo stop causato dalla pandemia al quale è seguito quello imposto dalla siccità, sembra aver trovato nuovo ossigeno. E, alle escursioni giornalieri, proposte da numerosi operatori locali, si stanno affermando anche le crociere vere e proprie, che durano una settimana, con l'intero servizio alberghiero sulla nave stessa, come in mare. mangia e si dorme sulla nave: e intanto si naviga. Le portate del Po non sono ancora tali da garantire, in questa stagione, viaggi in sicurezza a questo tipo di navi, ma gli operatori stranieri stanno guardando con crescente interesse a queste crociere, allargando il loro raggio rispetto alla sola laguna di Venezia.