I sindaci battono i partiti nella corsa alla Provincia: Enrico Ferrarese presidente

Lunedì 20 Dicembre 2021 di Federica Broglio
Enrico Ferrarese, sindaco di Stienta, è il nuovo presidente della Provincia di Rovigo

ROVIGO Un’affluenza record. In occasione dell’elezione del presidente della Provincia e del consiglio, è sembrata la marcia dei sindaci alla conquista del potere. Non tanto per la valenza della posta in gioco, ossia il governo di un ente che al di là delle competenze, potrebbe diventare il nodo nevralgico della programmazione economica e di sviluppo del Polesine da qui ai prossimi anni, ma per il valore simbolico e politico che queste votazioni hanno rappresentato.
La politica è stata messa da parte, una evidente rivolta contro le segreterie di partito che vorrebbero ancora porre veti e diktat sulle strategie e decisioni importanti senza tener conto dei bisogni del territorio.

I sindaci, soprattutto quelli civici, hanno alzato la voce e dimostrato di voler contare o quantomeno poter essere ascoltati e hanno lanciato un segnale forte e inequivocabile: “Senza di noi perdete”. E così è stato. I grandi sconfitti sono stati Forza Italia e Pd (non tanto il candidato Gian Pietro Rizzatello, sindaco moderato di Costa) che insieme a Fratelli d’Italia e Italia Viva, non hanno colto il malcontento proveniente dal basso, da chi i problemi li vive quotidianamente e ci si scontra ogni giorno dando risposte ai cittadini.

LA VITTORIA
Ha vinto, dunque, Enrico Ferrarese, sindaco di Stienta, ora anche presidente della Provincia, con la sua lista “Uniti per il Polesine” che raggruppa i sindaci civici, tra cui i determinanti di Rovigo e Adria, e la Lega, unico partito ad aver colto l’aria che tira e ad averne approfittato. Ha vinto l’anima dissidente del Pd, in primis il consigliere comunale Graziano Azzalin e il sindaco di Pontecchio Simone Ghirotto, insieme ai primi cittadini di Rovigo Edoardo Gaffeo e di Adria Omar Barbierato, che hanno guidato gli altri amministratori in questa operazione “destabilizzante”.
Su 628 votanti, ben 536 si sono presentati al voto. E il 71,56 per cento ha scelto la lista “Uniti per il Polesine” di Ferrarese contro il 28,44% che ha optato per la lista “Centrodestra per il Polesine” di Rizzatello.

IL COMMENTO
«Gli amministratori hanno colto appieno il senso della nostra proposta - ha commentato il neo presidente Ferrarese - si parte in questa nuova avventura con un buon consenso e condivisione. Gli amministratori hanno voluto manifestare il loro bisogno di essere inclusi nelle decisioni e scelte programmatiche. Non è una rottura con la politica, perché ognuno di noi fa politica, ma con alcune scelte delle segreterie».
Ferrarese avrà come vice proprio Graziano Azzalin, il primo degli eletti, mentre gli altri componenti del consiglio saranno Ghirotto (sindaco ex Pd di Pontecchio), Lucia Ghiotti (sindaco Lega di Salara), Lorenzo Rizzato (consigliere Lega a Rovigo), Roberto Pizzoli (sindaco Lega Porto Tolle), Giovanni Rossi (sindaco leghista di Badia) e Sara Mazzucato (consigliere civica di Adria). Per la lista Centrodestra per il Polesine Antonio Laruccia (sindaco Forza Italia di Trecenta) e Mattia Moretto (consigliere Fratelli d’Italia a Rovigo), un solo consigliere per la lista del Pd, Giorgia Businaro, consigliere nel Comune capoluogo.

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