Picchiati, denutriti, lasciati soli: due bimbi piccoli e un neonato maltrattati, genitori Rom condannati. Sospesa la patria potestà

Venerdì 2 Febbraio 2024 di Francesco Campi
Picchiati, denutriti, lasciati soli: due bimbi piccoli e un neonato maltrattati, genitori Rom condannati. Sospesa la patria potestà

ROVIGO - Quattro bambini piccoli, tutti in età da nido, materna ed elementare, tenuti in condizioni a incompatibili con la loro età e picchiati, anche usando una scopa, provocando loro scottature, ematomi, cicatrici. In un caso a uno dei figli è stato perfino rotto un braccio, poi dopo l'operazione non gli sono stati somministrati gli antibiotici prescritti provocandogli un'infezione.

Il figlio più piccolo, neonato, invece, è stato lasciato incustodito, in balia dei fratellini, senza curarsi che mangiasse, con il biberon lasciato sulla culla, e senza preoccuparsi di cambiargli il pannolino per ore, sostituendo quello sporco solo due o tre volte al giorno con l'inevitabile conseguenza di gravi stati infiammatori nelle parti intime.

DEGRADO E PERICOLO
Ma con ulteriori rischi provocati dal fatto che i fratellini, lasciati soli, non rendendosi conto dell'età e della fragilità del piccolo, si divertissero a infilargli in bocca parti di giocattoli molto piccoli, per scherzo. Uno scherzo che, però, avrebbe potuto avere conseguenze pesantissime come il soffocamento del neonato. È questo il quadro di degrado, abbandono, trascuratezza e violenza che è stato ricostruito con le indagini partite immediatamente dopo le allarmati segnalazioni arrivate dall'Ulss Polesana su quanto si riteneva avvenisse all'interno di una famiglia con radici Rom residente in un comune mediopolesano.
Indagini che hanno portato al processo nei confronti del padre e della madre dei bambini, che si è concluso ieri, 1 febbraio. I due genitori stati condannati dal Collegio del Tribunale di Rovigo a 3 anni e 6 mesi per maltrattamenti in famiglia aggravati dall'età delle vittime di questi comportamenti che, secondo quanto emerso, si sarebbero verificati per anni, fin dalla nascita del primo figlio. Il pubblico ministero, al termine della propria accorata arringa, nella quale ha messo in evidenza le difficoltà per i bambini di crescere in un simile avvilente contesto familiare, aveva chiesto la condanna poi inflitta.

POTESTÀ SOSPESA
Nei confronti dei due genitori i giudici del Collegio hanno anche stabilito come pene accessorie anche la sospensione della responsabilità genitoriale per un periodo doppio rispetto alla durata della pena, quindi per 7 anni e l'impossibilità di esercitare qualunque diritto legato ai figli per la durata della pena. Non solo, ma nella sentenza di condanna è stato stabilito anche il pagamento da parte dei genitori di un risarcimento economico nei confronti dei figli, che il Tribunale per i minori di Venezia ha affidato ad un tutore, che a propria volta ha affidato ad un avvocato la loro costituzione come parte civile: nei confronti del figlio più grande, il più vessato, il risarcimento è stato stabilito in una somma pari a 20mila euro, mentre per gli altri tre in 10mila euro ciascuno. Somme che, sicuramente, non potranno mai restituire gli anni sereni che non hanno potuto vivere. Per colpa dei genitori, ma forse non solo.
 

Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 09:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci