Via ai vaccini per i più giovani, le Ulss: «Mancano le dosi»

Martedì 1 Giugno 2021 di Mauro Favaro e Nicola Munaro
Un giovane mentre si vaccina

VENEZIA - In Veneto il virus rallenta: quattro i morti in più rispetto a domenica, solo 60 nuovi casi, terapie intensive stabili. Ma a tenere banco nelle Ulss del Veneto è la circolare del commissario governativo per l'emergenza coronavirus, il generale degli alpini Francesco Figliuolo, sull'apertura alla vaccinazione libera a partire da giovedì. Dal 3 giugno chiunque abbia tra 16 e 39 anni potrà cioè aggiungersi a tutte le altre decadi che in questi mesi hanno, via via, goduto di corsie preferenziali per prenotare l'iniezione.
Tutto bene? Si parte? Non proprio, perché in attesa di ulteriori indicazioni c'è il nodo legato alle forniture dei vaccini.

Che, come da allarme del governatore Luca Zaia, latitano. Anzi, da tre settimane sono in progressivo calo: tanto che si è passati dalle quasi 300mila dosi somministrate nella prima settimana di maggio alle 210mila dell'ultima.


L'ULSS SERENISSIMA
L'azienda 3 del Veneziano è pronta a partire, ma sarà più una partenza nella forma che nella sostanza. Ovvero, da giovedì 3 giugno si aprirà l'accesso libero al portale ma non ci saranno nuovi slot perché le forniture fin qui arrivate, e che hanno rispettato le promesse, sono necessarie soltanto a rispettare le prenotazioni.
«Le prime vaccinazioni vere e proprie potranno essere fatte non prima di fine giugno, vista anche la lunga fila di prenotazioni che abbiamo: sono circa 70mila persone che hanno già l'appuntamento confermato e sono in attesa della loro dose», aveva chiarito già sabato Luca Sbrogiò, direttore del dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 3 Serenissima e responsabile dell'architettura vaccinale messa in piedi dall'azienda sanitaria. L'apertura delle prenotazioni agli under 40 sarà, nell'Ulss 3, quindi un'apertura di programmazione del lavoro delle prossime settimane, nulla più.
L'accesso al portale sarà comunque garantito perché se si dovesse liberare un posto prenotato, anche chi è compreso nella fascia d'età ad accesso libero da giovedì potrà prendere posto nell'elenco dei candidati, subentrando a quanti hanno rinunciato.
Intanto nell'Ulss 3 da oggi si torna a viaggiare ad un ritmo di non meno di 5mila somministrazioni al giorno grazie ai vaccini in arrivo in questi giorni ma che, per dirla con le parole della direzione sanitaria, «hanno già scritto sopra un nome e un cognome a cui sono destinati». Nella giornata di domenica ne sono stati fatti 31mila in tutta la regione, tra cui 24mila prime dosi: cifra ben lontana dalle potenzialità della macchina veneta. Di nuovi slot, in definitiva, nessuna notizia almeno fino a che non arriveranno le maxi-forniture annunciate da Figliuolo - tra l'altro proprio nella sua visita in Veneto - e che trasformeranno giugno nel «mese della spallata decisiva al coronavirus», per citare le parole dello stesso commissario governativo.


NELLA MARCA
A Treviso il panorama non cambia. L'Ulss è pronta a vaccinare tutti, ma scarseggiano le dosi. La campagna anti-Covid viaggia sostanzialmente a ritmo dimezzato. «Stiamo eseguendo tra le 4mila e le 5mila vaccinazioni al giorno - fa i conti Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria 2 Marca Trevigiana - Dopo la prossima consegna, alla fine di questa settimana potremo risalire verso le 9mila vaccinazioni al giorno. Da parte nostra avremmo la possibilità di arrivare anche a 12mila. Ma al momento sono queste le disponibilità».
Ad oggi per i minorenni può essere usato solo il siero Pfizer. L'Ulss auspica che il vaccino Johnson&Johnson (monodose), attualmente riservato agli over 60, possa essere presto sdoganato pure per le fasce d'età più giovani. Ma per ora manca il via libera.
Di conseguenza resta bloccato anche il piano per eseguire le vaccinazioni di notte, messo a punto proprio per intercettare quanti più giovani possibile. L'azienda sanitaria ha previsto l'estensione dell'orario di apertura di due centri vaccinali (l'ex Maber delle Castrette di Villorba e il palasport di Ponte di Piave) fino a mezzanotte. Allo stesso tempo sul tavolo c'è anche l'ipotesi di inviare il camper vaccinale fuori dalle discoteche e dai locali in generale. Senza un numero sufficiente di vaccini, però, non si va da nessuna parte.
 

Ultimo aggiornamento: 2 Giugno, 10:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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