Speranzon (FdI): «In Veneto nessuna retromarcia, cerchiamo il candidato migliore». Ma la Lega non deve presentarsi al tavolo con pretese assolute

Il prossimo governatore, insomma, va scelto assieme valutando tutte le possibilità

giovedì 30 gennaio 2025 di Alda Vanzan
Speranzon (FdI): «In Veneto nessuna retromarcia, cerchiamo il candidato migliore». Ma la Lega non deve presentarsi al tavolo con pretese assolute

«Noi di Fratelli d’Italia non escludiamo nulla, neanche che il prossimo candidato governatore del Veneto possa essere un leghista, per il semplice motivo che vogliamo individuare la figura migliore. Questo considerato il fatto che il nostro partito ha preso in Veneto il 37,5% dei consensi alle ultime Europee. Dunque siamo pronti a confrontarci senza nulla imporre, ma anche senza nulla farci imporre». Così Raffaele Speranzon, senatore di FdI, chiarisce le dichiarazioni pubblicate ieri su Il Foglio. «La nostra non è assolutamente una retromarcia - dice - anzi, è un passo in avanti, non indietro, per sedersi al tavolo e cominciare a discutere per individuare il candidato migliore.

E se il candidato deve essere il migliore possibile, è chiaro che non ci si presenta al tavolo dicendo: “deve essere nostro”. Noi non ragioniamo in termini di esclusione e neanche di occupazione. E questo deve valere per tutti». Tavolo nazionale o regionale? «Possiamo trovarci anche a Carpenedo o a Silea, se si vuole - dice Speranzon - ma è chiaro che il tavolo sarà nazionale». Tempi? «Prima di tutto dovrà esserci chiarezza sulla data delle elezioni regionali, penso che per febbraio sapremo se si voterà il prossimo autunno o se ci sarà un rinvio alla primavera 2026 magari assieme alle Comunali. Dopodiché cominceremo a discutere».

 

Gli umori

Del terzo mandato - che per il governatore in carica Luca Zaia sarebbe il quarto - Fratelli d’Italia non parla proprio. Sulla scelta del candidato governatore, in compenso, il messaggio agli alleati è chiaro: non esiste che i leghisti si presentino al tavolo con una pretesa assoluta, il profilo “migliore” dovrà essere individuato assieme, a nessuno saranno consentiti approcci “predatori”. E la minaccia di una corsa solitaria del Carroccio, magari Liga Veneta e Lista Zaia, non preoccupa: il giorno dopo - raccontano - scatterebbe la reazione, cadrebbero le maggioranze in tutti i Comuni veneti. Eppure, nonostante le aperture di Raffaele Speranzon e prima ancora del collega senatore Luca De Carlo (il coordinatore veneto dei meloniani l’altro giorno ha detto che il candidato governatore «per noi non è una questione di vita o di morte e nemmeno di linea del Piave»), tra i Fratelli la possibilità di cedere Palazzo Balbi alla Lega è ritenuta ancora molto difficile, mentre più chance vengono date a un possibile candidato “civico”. 

Ultimo aggiornamento: 31 gennaio, 11:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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