PORDENONE - Sul tema la discussione è stata a tratti rovente.
LA DECISIONE
Chiarezza, oltre le polemiche. E chiarezza c'è stata - eccome - durante il sopralluogo compiuto ieri a Pordenone da Fedriga e Riccardi. A gettare le basi teoriche per motivare la decisione di abbattere tutti i padiglioni è stato il direttore generale dell'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale Giuseppe Tonutti. «Rimanere con dei servizi nei vecchi padiglioni - ha detto fugando ogni dubbio - sarebbe sbagliato ed economicamente non conveniente. Si tratta di edifici vecchi, che avrebbero costi di manutenzione molto elevati. Nel mondo della sanità non si può usufruire di vecchie strutture». Un assunto sul quale sia Fedriga che Riccardi hanno concordato. «Il padiglione H - ha confermato Riccardi - è l'unico che recupereremo, mentre il resto delle strutture sarà abbattuto per far spazio al nuovo progetto». Nuovo progetto di cui si parla nell'articolo di apertura.
LA SITUAZIONE
Per fare un esempio, rimanere all'interno delle vecchie strutture, risulterebbe dannoso sia per i conti che per lo sviluppo futuro dell'ospedale. Basti pensare ai costi energetici, superiori del 50 per cento rispetto a quelli che riuscirà a garantire il nuovo ospedale pordenonese. «Abbiamo compreso le polemiche - ha specificato Riccardi spalleggiato su questo punto da Fedriga - ma è necessario procedere in questo modo per aprire le porte al nuovo e al moderno». «Una dimensione più ampia e nuova - ha aggiunto il direttore generale dell'AsFo, Giuseppe Tonutti - permette di risolvere problemi in modo più efficiente».
TABELLA DI MARCIA
I vecchi padiglioni dell'ospedale di Pordenone non andranno giù tutti lo stesso giorno. Non ci sarà il "grande show" per i fotografi. Anche perché il passaggio all'interno del nuovo nosocomio di Pordenone non avverrà in pochi minuti. Di certo c'è - per ora - che l'ultimo padiglione ad essere demolito sarà quello contrassegnato con la lettera A. Si tratta proprio del blocco che aveva suscitato la gran parte delle polemiche. Una parte delle forze politiche - anche cittadine - aveva infatti chiesto la sua sopravvivenza. Invece andrà giù anche lui, nonostante il maggior tempo concesso.
LA SPESA
Naturalmente, anche l'abbattimento dei vecchi padiglioni avrà un costo. E anch'esso sarà supportato dai finanziamenti che sarà in grado di reperire l'amministrazione regionale già prima delle elezioni del 2 e 3 aprile prossimi. Nel dettaglio, come ha spiegato ieri durante il sopralluogo il vicepresidente regionale Riccardo Riccardi, per demolire i vecchi padiglioni di via Montereale serviranno circa 18 milioni di euro. Si tratta di una struttura complessa e di un'operazione che non potrà terminare in pochi giorni e nemmeno in qualche mese. La certezza dei finanziamenti e soprattutto l'esistenza di un progetto in grado di riqualificare l'intera area, però, renderanno più indolore l'addio a un pezzo di storia della sanità del Friuli Occidentale. Un pezzo di storia che però mostrava in modo eloquente i segni del tempo passato.
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