PADOVA - La sanità padovana fa squadra per fare prevenzione. Da un lato ci sono i medici di medicina generale che chiudono il bilancio della campagna vaccinale contro l'influenza oltrepassando il record del 75% di somministrazioni effettuate sul totale in provincia di Padova: si parla di 147.301 dosi su circa 194mila complessive. Dall'altro ci sono i pediatri di libera scelta e i punti nascita degli ospedali che sono in vetta in Veneto nella campagna contro la bronchiolite, avendo somministrato 5.641 dosi di anticorpo monoclonale contro il virus sinciziale.
I dati emergono dal 15° Bollettino sul monitoraggio delle campagne vaccinali per la 2024/2025, relativo alle vaccinazioni eseguite dal 11.10.2024 al 05.03.2025, pubblicato dalla Regione Veneto.
La soddisfazione
«La nostra categoria si conferma il perno della campagna vaccinale antinfluenzale, con un impegno costante che va ben oltre il semplice atto della somministrazione - dichiara il segretario provinciale Fimmg Padova, Antonio Broggio -. Siamo il punto di riferimento per i nostri pazienti, offrendo consulenza, monitoraggio e assistenza personalizzata». Inoltre, i medici di medicina generale hanno svolto un ruolo essenziale anche nella vaccinazione contro il Covid-19 e, da oltre un anno, hanno la possibilità di somministrare il vaccino contro lo pneumococco.
I bambini
Altro importante capitolo riguarda i bambini. Dal 22 ottobre scorso in Veneto è iniziata la campagna regionale di protezione contro il virus respiratorio sinciziale nei piccoli. Tutti i nuovi nati hanno potuto ricevere l'anticorpo direttamente in Ospedale. I bambini nati prima di novembre (a partire da gennaio 2024), si sono rivolti al proprio pediatra di famiglia. Sul territorio dell'Euganea sono state somministrate 3.733 dosi dai pediatri di libera scelta, 862 nei punti nascita, 9 nel Sisp. «Una svolta epocale - afferma il professor Eugenio Baraldi, direttore del Dipartimento Salute Donna e Bambino di Padova -. Nel dicembre 2023 avevamo 123 ricoveri per bronchiolite, nel dicembre 2024 sono scesi a 8. Ricordo che è un anticorpo e non un vaccino, invito i genitori a interessarsi il prossimo autunno, vista l'efficacia nella prevenzione di una delle malattie più temibili in tenera età».