PADOVA Pausa-caffè? È d'obbligo stimbrare. Tolleranza zero per i dipendenti dell'Università di Padova amanti dell'espresso di metà mattina, della tazzina del dopo-pranzo o della parentesi pomeridiana alle macchinette di bevande e snack. Se si abbandona temporaneamente il posto di lavoro bisogna digitare un apposito codice. Pena la «falsa attestazione della presenza in servizio» con rischio di sospensione cautelare immediata se va bene, licenziamento se va male. «L'orario di lavoro viene accertato e verificato - scrive nella circolare che dà il via alla "rivoluzione" il direttore generale Emanuela Ometto - mediante la timbratura in entrata che documenta e certifica la presenza in servizio del dipendente.
Ultimo aggiornamento: 3 Agosto, 11:42
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