La Campagnola della polizia che da 46 anni accompagna il Santo in processione: ecco la sua storia

Venerdì 10 Giugno 2022 di Silvia Moranduzzo
La Campagnola che porterà in processione la statua di Sant'Antonio

PADOVA - È la fedele compagna di processione dal 1976. La statua di Sant’Antonio è stata posizionata ieri mattina, 10 giugno, verso le 12 sulla Campagnola del II Reparto mobile della polizia che da 46 anni è in testa alla processione del 13 giugno. E dopo due anni di stop a causa della pandemia tornerà sulle strade colme di fedeli. «La collaborazione tra la polizia di Stato e la Basilica di Sant’Antonio ha radici molto antiche - spiega Marco Pitzolu, commissario capo al II Reparto mobile - Sin dai primi anni Cinquanta quando i frati chiesero all’allora secondo reparto celere della pubblica sicurezza di fornire un mezzo per il trasporto della statua del Santo che dovesse sostituire il carro di buoi che fino allora aveva trainato la statua.

In quegli anni la disponibilità dei veicoli era ridotta e i frati hanno pensato di rivolgersi a quella che allora era l’istituzione statale più grande che c’era in provincia che era il II Reparto mobile». Era appena finita la seconda guerra mondiale, Padova, così come tutta Italia, era da ricostruire. Ma rinunciare alla processione del Santo non si poteva.

L’AUTO

I frati prima del 1976 avevano utilizzato un’auto abbandonata dagli Alleati dopo la seconda guerra mondiale. Dopo di che chiesero la collaborazione della polizia. «Venne messa a disposizione, in sostituzione di una R55 che i frati avevano usato fino a qualche anno prima, una Fiat Campagnola denominata “htl” per differenziarla dal modello precedente che aveva una copertura in tela - racconta Pitzolu - Aveva il vantaggio, come la quasi gran parte dei fuori strada dell’epoca, di essere completamente abbattuta e quindi offrire un piano sul quale posizionare la statua del Santo». Ogni anno la stessa Fiat Campagnola viene portata dai garage di via Acquapendente alla Basilica per essere allestita con il tradizionale drappo rosso. In 46 anni solo il Covid ha fermato la processione. I frati hanno portato in strada la statua del Santo anche nel mezzo delle due guerre mondiali. Lunedì, dopo la prima pausa della sua storia, la processione tornerà a sfilare. Alla guida della Campagnola ci sarà un poliziotto in servizio. «Come da tradizione - sottolinea il commissario capo - anche quest’anno la campagnola sarà condotta da un poliziotto del II Reparto mobile con a fianco un componente dell’Associazione nazionale polizia di Stato, l’ente che raccoglie tutti i poliziotti in una sorta di passaggio di testimone simbolico dalla tradizione alla modernità».

LA TREDICINA

In attesa della processione di lunedì, oggi ce ne sarà una molto scenografica. Alle 11.30 dalla Basilica di Santa Giustina parte il corteo dei Portatori di Cristo delle Confraternite di Genova e Acqui, per la prima volta a Padova. Con dei grandi crocefissi decorati con fiori argentei, la processione arriverà al Santo in tempo per la messa celebrata da monsignor Marco Tasca, arcivescovo metropolita di Genova. Anche ieri oltre 1.600 persone sono passate dalla Basilica per un omaggio a Sant’Antonio.

Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 11:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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