A Padova entro il 2031 il più grande e moderno policlinico d'Europa

Mercoledì 29 Novembre 2023 di Mauro Giacon
A Padova entro il 2031 il più grande e moderno policlinico d'Europa

PADOVA - «È una giornata storica, perché il nuovo policlinico a Padova est sarà di livello internazionale e, insieme all'attuale Giustinianeo, diventerà il primo in Italia per numero di posti letto, 1.682, e il più moderno d'Europa.

Lo apriremo entro il 2031». Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha introdotto ieri nell'aula magna del polo sanitario cittadino la presentazione del progetto. Un "unicum" assoluto perché unirà accanto alla cura, la ricerca attraverso una Torre di sette piani dove scienziati, medici e bioingegneri realizzeranno cure personalizzate per tumori, malattie neurodegenerative, genetiche o del cuore.

I TEMPI
Il progetto preliminare è stato appena approvato dalla Regione e il direttore generale dell'Azienda ospedaliera Giuseppe Dal Ben stima di poter partire con la gara d'appalto nel 2025 e iniziare il cantiere entro l'anno. «È vero, mancano 3.500 medici in Veneto - ha chiosato Zaia - ma quando li avremo dobbiamo consegnare loro strumenti come questi che fanno onore al livello della scuola padovana. Nel frattempo sto premendo per un disegno di legge che consenta a chi va in pensione di lavorare ancora nel pubblico e non solo nel privato».
L'ospedale è stato salutato dal sindaco Giordani come un'opera che va a completare un quadro di enormi investimenti, oltre 500 milioni, previsti su Padova dal Pnrr. Mentre la rettrice Daniela Mapelli nel quadro dell'unico ospedale su due poli ha ricordato la nuova Pediatria in costruzione che si completerà con l'ospedale della mamma e del bambino e la totale ristrutturazione del Giustinianeo con una nuova torre polifunzionale per pronto soccorso e reparti. Mentre nel polo di Padova est la ricerca, cuore dell'Ateneo sarà arricchita dalla formazione di medici e ricercatori. Ed è all'orizzonte un altro edificio ,la "torre della rinascenza", dove sperimentare nuove tecnologie e macchinari, che potrebbe ricevere un finanziamento esterno, legato al Pnrr.


I COSTI
Dagli iniziali 600 milioni il costo eri è stato stimato in 870. "Colpa" del clima economico mondiale. «L'Inail si è detto disposto a finanziarlo per 800 milioni. Altri 109 li metteremo noi per la dotazione tecnologica» ha detto Zaia. Annotazione poi precisata dall'assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin: «Avevamo già un accordo tramite il ministero della Salute per un prestito di 450 milioni, ora ne abbiamo chiesti altri 350».


LE CARATTERISTICHE
L'ospedale sorgerà su 212mila metri quadrati all'interno di un perimetro di 40 ettari e avrà 963 posti letto. La piastra centrale sarà il suo cuore con 45 sale operatorie in parte ibride, dove cioè un robot potrà operare comandato a distanza da un chirurgo. Non ci sarà un pronto soccorso classico perché il policlinico riceverà pazienti già stabilizzati ma avrà una specifica area ambulatoriale con 48 posti letto.


STANZE ISOLABILI
La degenza prevede 789 posti con una grande novità: il 40 per cento delle stanze saranno singole e autoisolabili nel caso di infezioni. Per il primo ospedale post-covid questo è un imperativo. Anche i 90 posti di terapia intensiva saranno scomponibili nel senso che si potrà isolarne una parte e lasciare il resto del reparto lavorare normalmente. Quella degli spazi flessibili è una missione per Politecnica di Modena, capocordata delle aziende vincitrici del bando di progettazione, come ha ricordato la presidente Federica Federzoni.


LA MOBILITÁ
L'ospedale sarà raggiungibile con il treno tramite un'apposita fermata, con il tram che farà capolinea e con l'auto. Avrà un multipiano da 2mila posti auto.

Ultimo aggiornamento: 16:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci