BATTAGLIA TERME (PADOVA) - La Procura ha disposto l'autopsia sul corpo della ragazza trovata senza vita all'interno del Museo della Navigazione Fluviale di Battaglia.
Cosa è successo
La giovane sabato sera, residente in un comune della cintura urbana e guida turistica, dopo avere cenato con i genitori aveva detto loro che doveva tornare al museo dove aveva dimenticato il telefono cellulare. Quando l'assenza si è prolungata e lo smartphone continuava a squillare a vuoto, i familiari sempre più preoccupati sono andati a Battaglia. Nelle vicinanze del museo hanno trovato la vettura della giovane con le portiere spalancate. La porta d'ingresso del museo era chiusa. Hanno cominciato a bussare continuando a chiamarla. Poi hanno dato l'allarme, ormai certi che fosse accaduto qualcosa di grave. Sul posto sono giunti in breve tempo i vigili del fuoco del distaccamento di Abano, i carabinieri della stazione di Battaglia Terme e un'ambulanza del 118. Un volta che i pompieri sono riusciti a entrare, la tragica scoperta. All'origine della terribile decisione vi sarebbe stato un momento difficile che la ventenne stava attraversando: non avrebbe lasciato lettere o messaggi. La ragazza, secondo una prima ipotesi investigativa, avrebbe detto ai genitori di essersi dimenticata il telefono cellulare all'interno del Museo, con l'unico obiettivo di rimanere da sola per togliersi la vita. E proprio all'interno dello smartphone potrebbero esserci degli elementi utili alle indagini. In queste ore gli investigatori hanno anche sentito parenti e amici della ventenne, per capire se in passato aveva mostrato segni di sofferenza o se da qualche tempo era turbata da qualcosa in particolare. Per tutti è stato un fulmine a ciel sereno, nessuno si sarebbe mai aspettato un epilogo simile.